Il problema dei 3 corpi: la spiegazione del finale (deludente)

Su Netflix è arrivata Il problema dei 3 corpi, una nuova serie sci-fi tratta dalla celebre trilogia di fantascienza dell’acclamato autore cinese Liu Cixin. Una storia complessa, affascinante e pronta a trattare tematiche profonde dal concetto di fede a quello relativo a forme di vita aliene spingendo a molte riflessioni profonde e coinvolgendo con una storia piena di colpi di scena. Creata dagli stessi nomi dietro il capolavoro Game of Thrones, c’è molta aspettativa verso Il problema dei 3 corpi. Ma come finisce la prima stagione della serie e qual è la spiegazione del finale de Il Problema dei 3 corpi? Scopriamolo insieme. Ma attenzione agli spoiler! Intanto un piccolo recap sulla trama. 

Il problema dei 3 corpi: la recensione 

Il problema di 3 corpi: la trama

La fatidica decisione di una giovane donna nella Cina degli anni ’60 riecheggia nello spazio e nel tempo fino ad arrivare ai giorni nostri. Quando le leggi della natura si sgretolano inspiegabilmente davanti ai loro occhi, alcuni geniali scienziati, parte di un gruppo molto affiatato, uniscono le forze con una detective imperterrita per affrontare la più grande minaccia nella storia dell’umanità. 

Il problema dei 3 corpi: chi sono i personaggi principali, la guida 

Il problema dei 3 corpi: la spiegazione del finale

(ATTENZIONE SPOILER!)

L’ultima puntata de Il problema dei 3 corpi vede i protagonisti della storia alle prese con la grande missione dell’umanità: quella di cercare di sconfiggere gli alieni nella loro venuta tra 400 anni. La puntata si apre con Saul Durand, l’assistente di ricerca in fisica di Oxford tra le menti più prolifiche del panorama scientifico. Saul viene scelto dall’ONU per essere uno dei protagonisti del progetto Impenetrabili dove, solo tre persone al mondo, tra le più brillanti, sono scelte per la missione più difficile di tutte: quella di progettare una via di salvezza dall’invasione aliena che avverrà tra 400 anni e di farlo nel pensiero, senza parlarne con nessuno perché gli alieni possono vedere e sentire tutti ma non possono leggere nei pensieri. Saul inizialmente rifiuta ma dopo essere stato colpito quasi a morte dai nemici (gli uomini fedeli degli alieni) decide di restare. 

Intanto inizia il progetto ideato da Jin Cheng di lanciare nello spazio una capsula con il cervello del suo amico Will Downing, l’insegnante di fisica con un cancro al pancreas che decide di sacrificarsi per la scienza e dona il suo cervello per essere ibernato e poi lanciato nello spazio superando la velocità della luce e raggiungendo, così, gli alieni. 

La sonda con dentro il cervello di Will viene lanciata, le prime detonazioni che aumentano la sua velocità fino a superare la velocità della luce avvengono con successo ma poi una corda della vela che traina la capsula si rompe e questa cambia rotta deviando la sua traiettoria. 

A questo punto vediamo Thomas Wade che, mentre è in volo, viene raggiunto dalla manifestazione di un alieno, la donna che compariva anche nei videogiochi, che gli dice di essere un ottimo leader, che lui stesso è parte del loro piano e che servirà loro fino alla sua morte, che gli mostra in anteprima. 

A questo punto Jin Cheng e Saul sono disperati per la morte del loro amico Will ma l’agente che lavora con Wade che ora è diventato l’addetto alla sicurezza di Saul, fa capire loro che pur essendo meno avanzati degli alieni, possono batterli e restare sulla terra proprio come gli insetti. 

Così, con un’ode agli insetti si chiude il primo capitolo de Il problema dei 3 corpi. 

Fonte : Today