Proposti da EssilorLuxottica, permettono a chi ha difetti lievi o moderati di udito di sentire meglio senza l’utilizzo di apparecchi acustici: gli occhiali, esternamente “normalissimi”, integrano infatti due minuscoli altoparlanti in grado di amplificare i rumori circostanti o la voce di chi ci sta intorno. Li abbiamo provati in anteprima
(con la collaborazione di Eric Cervi)
Il primo contatto con un prototipo l’avevamo avuto all’inizio dell’anno al CES di Las Vegas (qui il nostro reportage video | qui la nostra fotogallery sulle idee più interessanti in mostra), quando i Nuance Audio sono stati presentati all’interno del sempre affollatissimo stand di EssilorLuxottica. Adesso, però, siamo riusciti a “metterci le mani sopra” e a provarli in prima persona. Gli occhiali Nuance Audio, disponibili alla fine dell’anno dapprima negli Stati Uniti, e poi a poco a poco anche in Europa, permettono a chi ha difetti lievi o moderati di udito di sentire meglio il proprio interlocutore e anche l’ambiente circostante. Ecco tutte le caratteristiche.
Cosa sono e a cosa servono i Nuance Audio
Partiamo dal lato estetico degli occhiali: la prima cosa che si nota è che… non si nota nulla. Sembra una battuta, ma i Nuance Audio sono dei normalissimi occhiali. Dal peso di soli 43 grammi, integrano nell’ultimo terzo dell’asta dei minuscoli altoparlanti che diffondono onde sonore che arrivano all’orecchio di chi li indossa senza che gli altri se ne accorgano. Una tecnologia completamente invisibile pensata per chi ha più di cinquant’anni e in grado, ci spiega Stefano Genco, Global Head of Super Audio and Nuance Audio, di rimuovere una barriera psicologica che da sempre ostacola l’adozione di apparecchi acustici da parte dei consumatori, spesso poco propensi ai sistemi tradizionali con motivazioni che vanno dalla loro visibilità, allo stigma e al prezzo: “Rispetto all’industria tradizionale degli apparecchi acustici – prosegue Genco – il nostro obiettivo è quello di far utilizzare queste soluzioni anche a persone che cominciano ad avere qualche difficoltà a sentire in ambienti rumorosi, con una soluzione nascosta, di stile perché partiremo con sei combinazioni di modelli e colori, e di comfort perché parliamo di un normalissimo paio di occhiali”.
Come funzionano i Nuance Audio
Gli occhiali sono stati studiati da un team “Super Audio” dedicato e risorse interne di ricerca e sviluppo dopo l’acquisizione della startup israeliana Nuance. I Nuance Audio si possono controllare attraverso un’app ma anche attraverso un telecomando da mettere in tasca o anche attraverso un pulsantino, anche questo “nascosto”, presente sulla montatura. Oltre a poter alzare o abbassare il volume, l’utente può impostare la modalità conversazione (per ascoltare bene chi ci sta di fronte, magari durante una conversazione in un luogo affollato o in un ristorante) oppure la modalità ambientale per ascoltare tutto ciò che accade intorno. Oltre al volume si può regolare anche il livello di ascolto del ritorno della propria voce. La durata della batteria si annuncia a nostro avviso molto buona: circa otto ore. Nella nostra prova abbiamo simulato un ambiente molto rumoroso e possiamo confermare sia di essere riusciti ad ascoltare perfettamente il nostro interlocutore, sia che la configurazione e l’utilizzo sono semplici e immediati.
La prova nei punti vendita e la strategia
I Nuance Audio saranno venduti nei 18mila negozi di proprietà in tutto il mondo (in Italia sono circa 600), nei negozi di ottica che vorranno aderire all’offerta commerciale ma anche da player dell’industria audiologica, che si è dimostrata molto interessata al prodotto. Rispetto a un apparecchio acustico non c’è bisogno di tornare due o tre volte in negozio per la messa a punto: la configurazione dura pochi minuti, durante i quali gli occhiali attraverso algoritmi proprietari riconoscono il modo in cui le onde sonore si muovono rispetto al viso e si “auto-configurano”. Tra l’altro EssilorLuxottica ha messo a punto una strategia di vendita nei propri negozi che ci è sembrata davvero interessante: attraverso una collana messa al collo del cliente si simuleranno i rumori di un ristorante affollato, in modo da capire se quel cliente inizia ad avere problemi di udito. Prezzi? Genco non si sbilancia sul prezzo di vendita in Italia ma assicura che sarà “decisamente inferiore” rispetto a una coppia di apparecchi acustici tradizionali.
Fonte : Sky Tg24