Boeing ha iniziato a riempire i serbatoi della capsula Cst-100 Starliner

La Crew Space Transportation (Cst)-100 Starliner della Boeing è quasi pronta per effettuare il suo primo viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (International Space Station, Iss) con a bordo due astronauti della Nasa, Butch Wilmore e Suni Williams. L’inizio del rifornimento di carburante è già iniziato, come ha annunciato la stessa Boeing pochi giorni fa, e richiederà poco più di due settimane per essere completato. Il lancio verso la Iss è previsto per l’inizio di maggio.

Il punto sulla Starliner

La Starliner è pensata per ospitare fino a sette passeggeri, oppure un mix di equipaggio e cargo, per le missioni in orbita terrestre bassa. La capsula, si legge sul sito della Boeing, non presenta saldature ed è stata progettata per essere riutilizzata fino a dieci volte, con un periodo di rotazione di sei mesi. Come anticipato, la navicella è stata ideata e costruita in collaborazione con il Commercial Crew Program della Nasa, una partnership stipulata fra l’agenzia spaziale statunitense e aziende private come appunto Boeing e SpaceX. L’idea che sta alla base di questa partnership, spiega la Nasa, è quella di poter contare su aziende commerciali per la fornitura di servizi di trasporto degli astronauti da e verso l’orbita terrestre bassa, mentre l’agenzia spaziale concentra buona parte dei propri sforzi sulla costruzione di veicoli spaziali e razzi per le missioni verso lo Spazio profondo.

I test prima della partenza

La missione ormai quasi pronta al lancio prende il nome di Crew Flight Test (Cft), ed è in programma per l’inizio di maggio. Starliner verrà integrata con il razzo Atlas V della United Launch Alliance, e il lancio verrà effettuato dalla Space Force Station di Cape Canaveral, in Florida (Stati Uniti). Scopo della Cft è quello appunto di trasportare i due astronauti Butch Wilmore e Suni Williams della Nasa sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Starliner ha già effettuato due lanci di prova senza equipaggio, uno nel 2019, dal quale sono emersi diversi problemi tecnici, e uno nel 2022, quando ha finalmente raggiunto con successo la Iss. Il primo lancio con equipaggio a bordo era inizialmente previsto per l’estate scorsa, ma a giugno è stato rinviato a causa di problemi tecnici relativi al sistema di paracadute della navicella, oltre al fatto che il nastro adesivo utilizzato per avvolgere buona parte dei cablaggi è risultato infiammabile in alcune condizioni. Il nastro adesivo è stato successivamente rimosso e a gennaio di quest’anno è stato effettuato con successo un test del nuovo sistema di paracadute.

Come anticipato, la Boeing sta attualmente effettuando il rifornimento di carburante presso il Kennedy Space Center della Nasa, in Florida. L’operazione avrà una durata di circa due settimane, a seguito delle quali, se tutto andrà come previsto, il veicolo spaziale verrà trasportato alla Vertical Integration Facility della United Launch Alliance, presso la Stazione Spaziale di Cape Canaveral.

Fonte : Wired