Russia, al via elezioni presidenziali. Putin vuole plebiscito. Attacchi contro seggi

La tornata elettorale prosegue fino a domenica. Il presidente in carica ha fatto appello al voto “patriottico” e il Cremlino ha messo in guardia contro eventuali manifestazioni di dissenso alle urne. Si segnalano molotov e bombe contro alcuni seggi, da San Pietroburgo all’Ucraina occupata. Mosca: sabotaggi alle urne sono “atti terrorismo”. Affluenza nel primo giorno di voto al 35,67%

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Hanno preso il via le elezioni presidenziali in Russia, che andranno avanti fino a domenica 17 marzo. C’è tensione: Kiev ha rivendicato di aver lanciato cyberattacchi contro il sistema di voto online, con Mosca che afferma di averli respinti. Sono poi stati denunciati attacchi anche con esplosivi a diversi seggi, soprattutto nell’Ucraina occupata, da parte di quello che Putin chiama “il regime neonazista di Kiev”, e si sono registrati atti di vandalismo alle urne in Russia. Il leader del Cremlino – che ha votato online – è in cerca del suo quinto mandato e ha lanciato un appello ai russi perché vadano a votare in nome del “patriottismo”, assicurando che gli attacchi di Kiev “non saranno impuniti”. La procura di Mosca, intanto, ha messo in guardia i cittadini dal partecipare domenica all’iniziativa di protesta “Mezzogiorno contro Putin”, promossa prima dall’oppositore Alexei Navalny e dopo la sua morte dal suo team, per chiedere ai cittadini di recarsi tutti alle urne quel giorno alle 12 per mostrare la loro opposizione al presidente (GUERRA RUSSIA-UCRAINA: LO SPECIALE GLI AGGIORNAMENTI). Alle urne sono attesi un totale di circa 114 milioni di russi (112,3 tra Russia e regioni occupate, 1,9 all’estero), secondo i dati forniti nel febbraio 2024 dalla Commissione elettorale centrale russa. La stessa, citata da Rbc, fa sapere che l’affluenza in tutto il Paese è stata del 35,67% alle 21 ora di Mosca (le 19 in Italia). Nel 2018, quando le elezioni si svolsero in una sola giornata, il dato finale dell’affluenza era stato di poco più del 67%.

Gli attacchi contro la Russia nel giorno del voto

La tornata elettorale si svolge mentre l’Ucraina e le milizie russe pro-Kiev intensificano anche gli attacchi al territorio russo nel tentativo di creare un clima di insicurezza intorno alla consultazione. In mattinata, secondo il media ucraino Rbc-Ukraine, il voto è stato sospeso a Belgorod a causa di diverse esplosioni. Ma l’ufficio del sindaco ha smentito le voci diffuse dai media di Kiev.

Gli attacchi ai seggi nell’Ucraina occupata

Una bomba è esplosa davanti a un seggio elettorale in una regione occupata dell’Ucraina, affermano le autorità filorusse del territorio. L’ordigno esploso a Skadovsk, collocato in un bidone della spazzatura, non ha causato vittime. Una commissione elettorale locale ha accusato le truppe di Kiev di aver bombardato due seggi nella parte della regione di Kherson occupata dai russi. In uno dei due seggi, a Brilevka, vi sono dei feriti, riferisce l’agenzia Ria Novosti

Arresti per vandalismo

Alcune persone sono state arrestate per atti di vandalismo compiuti in cinque seggi in diverse città della Russia. Gli episodi si sono verificati nelle regioni di Mosca, Voronezh, Rostov e Karachay-Cherkessia, dove alcune persone hanno versato un liquido verde nelle urne. La presidente della Commissione elettorale centrale, Ella Pamfilova, ha avvertito che simili atti di sabotaggio possono portare a condanne fino a cinque anni. A Maryino, un quartiere dell’estrema periferia sud-orientale di Mosca, una pensionata di 70 anni è invece stata arrestata per aver dato alle fiamme una cabina elettorale. Mentre a San Pietroburgo una ventenne è stata fermata mentre cercava di lanciare una molotov contro un seggio. La Commissione elettorale centrale russa ha definito “terrorismo” la distruzione delle urne e gli episodi vandalici ai seggi nel primo giorno delle presidenziali. “Sono passati dalla lotta per il potere con metodi costituzionali alla lotta per il potere attraverso il terrorismo”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione elettorale centrale, Nikolai Bulaev, che ha chiesto pene “dure”.

Putin: “Regime neonazista di Kiev cerca di interrompere il voto”

Putin – in riunione al Consiglio di sicurezza russo – ha parlato degli attacchi come del “tentativo di interrompere il processo elettorale e di intimidire le persone, almeno nelle aree di confine con l’Ucraina” da parte del “regime neonazista di Kiev” e della sua “serie di azioni criminali armate dimostrative”.

epa11220258 People walk past a huge digital billboard showing Russian President and presidential candidate Vladimir Putin, in St. Petersburg, Russia, 14 March 2024. The Russian presidential elections will be held from 15 to 17 March. EPA/ANATOLY MALTSEV

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Kiev rivendica cyberattacchi. Mosca: “Fake news”

Poi c’è il fronte cyber, con la Direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraino (Gur) che ha fatto sapere di aver organizzati attacchi online per disturbare il foto. Secondo fonti del Gur citate da Rbc Ucraina, gli specialisti informatici ucraini avrebbero creato “seri problemi” al sistema di voto elettronico, tra cui il sito mos.ru, sovraccaricando il sistema e provocando guasti. Ma la presidente della Commissione elettorale centrale russa Ella Pamfilova ha bollato il tutto come “fake news”. Il Ministero russo per lo Sviluppo digitale ha in ogni caso riferito che il sistema di voto online “è costantemente sottoposto ad attacchi informatici”, sottolineando che “tutti vengono prontamente respinti”.

Putin: “Spetta ai cittadini russi determinare il futuro della Patria”

Alla vigilia del voto, Putin – in un discroso televisivo – ha rivolto un messaggio agli elettori. “Spetta solo a voi, cittadini russi, determinare il futuro della Patria”, ha detto sottolineando che la popolazione deve “rispondere alle sfide in modo degno e superare con successo le difficoltà”. Il capo del Cremlino si presenta alle elezioni (che si tengono anche sui territori delle quattro regioni ucraine parzialmente occupate da Mosca) per essere confermato alla guida del Paese facendosi forte dei successi ottenuti sul campo dalle sue truppe negli ultimi mesi. In particolare con la conquista in febbraio della cittadina di Avdiivka, nel Donbass. Da allora le forze di Mosca hanno continuato lentamente ad avanzare, mentre quelle di Kiev mostrano difficoltà, per le carenze di uomini ma anche di munizioni, a causa della diminuzione degli aiuti occidentali.

Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani durante il Concerto Banda Interforze in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate presso il Senato, Roma, 04 novembre 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

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Kiev esorta a non riconoscere il voto in Russia

L’Ucraina ha esortato la comunità internazionale a respingere i risultati delle elezioni presidenziali russe che si terranno questo fine settimana, anche nelle zone dell’Ucraina occupate dalle truppe di Mosca. In particolare il ministero degli Esteri ha chiesto a Stati e organizzazioni straniere “di astenersi dal riconoscere i risultati di queste elezioni”, definendole una “farsa”. Il ministero degli Esteri ucraino ha definito illegale e nullo il voto per le elezioni presidenziali russe, come riporta il Guardian. Il ministero ha affermato nella sua dichiarazione che la campagna elettorale nei territori occupati dalla Russia ha mostrato che Mosca dimostra “continuo flagrante disprezzo per le norme e i principi del diritto internazionale”.

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Le reazioni

Lo stesso aveva fatto due giorni fa in un articolo sul Washington Post la vedova di Navalny, morto in detenzione un mese fa. Yulia Navalnaya ha chiesto ai leader occidentali di “non riconoscere Putin come legittimo presidente della Russia”, definendolo “un gangster”. Intanto, a conferma del clima di repressione delle opposizioni in cui si svolgono le elezioni, un tribunale di Mosca ha condannato a tre anni e mezzo di reclusione due presunti giovani collaboratori di Navalny, Alina Olekhnovich e Ivan Trofimov, accusandoli di aver preso parte a una “comunità estremista”. Anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha detto che “le elezioni libere sono al cuore di ogni democrazia e in Russia non saranno né libere né giuste. Perché sia così servono diversi candidati, una stampa libera, e non è così in Russia, dove gli oppositori sono in prigione. Putin è al potere da decenni e nessuno si aspetta che queste elezioni portino cambiamenti al Cremlino”. Le urne aperte nei territori occupati dalla Russia in Ucraina saranno “totalmente illegali”, ha concluso. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha invece scritto un tweet su X: “Vorrei congratularmi con Vladimir Putin per la sua schiacciante vittoria alle elezioni che iniziano oggi. Nessuna opposizione. Nessuna libertà. Nessuna scelta”.

L’affluenza nell’estremo oriente e il voto anticipato in alcune regioni

Nel primo giorno delle presidenziali, riferisce il sito di notizie indipendente Vyorstka, più di 400 seggi elettorali in zone remote dell’Estremo Oriente russo hanno visto un’affluenza del 100%. In altre aree il voto è iniziato in anticipo, alla fine di febbraio. Si tratta di territori difficili da raggiungere, in 37 regioni russe e in parti dell’Ucraina occupata. Vyorstka ha osservato che la maggior parte dei seggi elettorali che registravano una piena affluenza alle urne erano situati su pescherecci in mare o nella gelida tundra. Complessivamente, secondo il quotidiano, hanno votato in quei seggi elettorali 17.000 persone.

epa11220258 People walk past a huge digital billboard showing Russian President and presidential candidate Vladimir Putin, in St. Petersburg, Russia, 14 March 2024. The Russian presidential elections will be held from 15 to 17 March. EPA/ANATOLY MALTSEV

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Fonte : Sky Tg24