Una vasca da bagno, delle lastre di marmo e addirittura un frigorifero posizionati sui binari della Circumvesuviana Pompei, in provincia di Napoli, nei pressi di un passaggio a livello. Ieri sera, giovedì 14 marzo, gli agenti del commissariato di polizia di Pompei hanno bloccato dopo un inseguimento i presunti autori dei raid avvenuti nelle scorse settimane alle porte di Napoli.
Si tratta di tre ragazzini di 13, 15 e 16 anni, tutti residenti in zona. I poliziotti li hanno sorpresi durante il danneggiamento di alcuni sensori lungo la linea ferroviaria della Circumvesuviana. Portati in commissariato, avrebbero confessato di essere gli autori di tutti i raid precedenti, commessi “per gioco” e perché “ci piaceva essere diventati noti”. Un gioco che però avrebbe potuto avere conseguenze tragiche. I tre sono stati denunciati a piede libero alla procura per i minorenni di Napoli per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento.
Il presidente di Eav: “Rischiate conseguenze gravissime”
La notizia della vasca da bagno abbandonata sui binari è dello scorso 20 febbraio. In quell’occasione il macchinista si era per fortuna accorto in tempo dell’ostacolo ad era riuscito a fermare il treno. Per Umberto De Gregorio, presidente di Eav (la società che gestisce la rete ferroviaria), “il fatto che si tratti di tre minorenni non può farci essere del tutto tranquilli né clementi. Quello che andrà capito è cosa spinge a gesti cosi gravi dei ragazzi. Noia? Follia? O cosa? Mi piacerebbe incontrarli un domani perché anche sul piano umano questa vicenda è veramente inquietante”.
Quelle dei baby vandali sono state “azioni scellerate che avrebbero potuto comportare conseguenze gravissime – dice De Gregorio – ma, grazie alla stretta collaborazione tra Security Eav e forze dell’ordine, è stato possibile porre fine a tali eventi gravissimi”.
Nappi (Lega): “Sarebbe bastato un servizio di vigilanza e delle telecamere”
Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, usa invece l’ironia per attaccare lo stesso De Gregorio, che aveva parlato di “sabotatori e terroristi” a proposito degli autori dei raid quando questi non avevano ancora un volto. “Grazie al lavoro delle forze dell’ordine – ha spiegato il consigliere – abbiamo scoperto che si tratta di tre teppistelli: ora avranno la giusta punizione per evitare che ripetano queste stupide e pericolose azioni”.
“Come avevamo detto, però, sarebbe bastato far funzionare un servizio di vigilanza e un sistema di telecamere per non sottrarre tempo prezioso agli impegni così gravosi dei tutori dell’ordine, per non parlare degli ulteriori disagi agli utenti, del rischio per l’incolumità di passeggeri e personale a bordo e, soprattutto, del panico mediatico scatenato da De Gregorio”.
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Fonte : Today