Aggredito in strada a Firenze per aver difeso due amici che si erano scambiati un bacio: Marco Filippini ha ricevuto sei giorni di prognosi dopo aver reagito all’aggressione omofoba. “In città sicurezza farlocca che punta a manganellare i manifestanti, questa città non è più libera”
foto dai social di Marco Filippini
Picchiato in strada per aver difeso due amici che si baciavano: Marco Filippini si trova nella sua casa di Firenze in malattia con sei giorni di prognosi dopo l’aggressione omofoba. “Una volta mi sentivo libero di girare per la città, ora bisogna stare attenti a dove si va e a che ora si è”. Il tutto è accaduto in via dei Cimatori, dove il giovane si trovava insieme a due amici. “Erano le tre del mattino ed eravamo appena usciti da un locale – ha raccontato Filippini in un lungo video social -. Dovevo riaccompagnare in macchina due amici e uno di loro si è allontanato per dare un bacio al suo fidanzato prima di andare via. All’angolo con via de’ Cerchi sono arrivati altri tre ragazzi che si sono subito buttati sui miei amici, minacciandoli”.
Secondo quanto raccontato da Filippini, il gruppo di tre ragazzi giovanissimi si sarebbe scagliato contro i due amici di 19 e 20 anni. “Hanno iniziato a spingerli, poi le botte. Sono più grande, ho 32 anni e mi sono sentito in dovere di intervenire e mettermi nel mezzo”. I due fidanzati sono riusciti a trovare riparo nel locale, ma il gruppo si è subito scagliato contro il terzo amico che si trovava con loro e con Filippini. “Anche lui aveva 19 anni e io mi sono di nuovo messo in mezzo per allontanarli. Ho preso dei colpi in testa, non ho capito molto. Io per quel che potevo provavo a rispondere. Uno di loro aveva anche un ombrello. Per fortuna a un certo punto il buttafuori si è accorto della situazione, è uscito fuori e i tre sono scappati”. Filippini e l’amico diciannovenne sono finiti al pronto soccorso, con 6 e 3 giorni di prognosi. “Le conseguenze fisiche per fortuna non sono state gravi – ha continuato il giovane – ma fa male che a Firenze nel 2024, due ragazzi non siano liberi di darsi un bacio. È grave”.
Filippini è presidente dell’associazione Love My Way di via Ghibellina, spazio protetto accoglie i giovani della comunità LGBT offrendo loro iniziative sociali e supporto psicologico qualora richiesto. Ad esprimere solidarietà a Love My Way è Sinistra Progetto Comune.”La politica deve raccogliere la preoccupazione di chi non vive con tranquillità gli spazi pubblici”.
Fonte : Fanpage