Cosa dice la setta che firma documenti con il sangue: ognuno ha un ‘uomo di paglia’ che ci fa pagare le sue tasse

Sono migliaia gli adepti di ‘Noi è, Io sono’, la setta complottista che professa il disconoscimento dell’autorità del governo e delle leggi. Alcune persone sono arrivate a perdere la casa perché convinte che il mutuo alla banca doveva pagarlo il cosiddetto ‘uomo di paglia’ e non loro stesse.

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Foto di repertorio

I governi sono aziende che ci trattano “come merce, schiavi”, mentre “tutti gli uomini e le donne sono Stati del corpo, sovrani del Sé e hanno il diritto e il dovere di custodia, libertà ed equità”. Questi sono solo alcuni dei princìpi che costituiscono ‘Noi è, Io sono‘, una setta complottista che professa il rifiuto di ogni autorità statale, di ogni regola, legge o tassa. Costola italiana dell’americana ‘One People Public Trust’ (Oppt), conta migliaia di seguaci in tutta Italia che sono invitati a seguire una presunta “legge naturale” al posto di quella “imposta” dai governi.

La setta, in sostanza, ritiene che tutti noi abbiamo un ‘uomo di paglia‘, un alter ego che i nostri genitori creano al momento della firma del nostro atto di nascita, che è unico destinatario degli obblighi di legge. Una “finzione giuridica” che lo Stato italiano, “che non è una Repubblica, ma un’azienda”, ti ha indotto a creare “perché il suo scopo è truffarti”. Convinzioni che portano a conseguenze gravi, come in alcuni casi il pignoramento della casa e l’interruzione dell’erogazione di acqua e corrente elettrica.

‘L’uomo di paglia’ e la “proprietà dei bambini”

‘Noi è, Io sono’ è una setta che si muove principalmente sui social network, come le chat Telegram con quasi 9mila iscritti, ma che organizza anche incontri dal vivo. Lo scorso 10 marzo, per esempio, si è tenuto un veneto di ‘Terra Lombarda‘ (articolazione regionale del gruppo) in un agriturismo alle porte di Milano. Quando si accede al sito ufficiale della setta ci viene subito comunicato che “è nullo, senza valore qualsiasi atto costitutivo, ivi compresi quelli del preteso Governo della società di diritto privato Repubblica Italiana”: quindi ogni Codice, dal Civile al Penale, ogni pubblico ufficiale, ogni forza dell’ordine, le Costituzioni, i Trattati e titoli accademici.

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“Chi è al potere ha un grande segreto“, scrivono, citando il pagare le tasse, l’immatricolazione di un veicolo, pagare una multa, partecipare a un Tribunale, tutto “è facoltativo“. Il motivo essenziale risiede proprio nella figura del cosiddetto ‘uomo di paglia’, ovvero la “finzione giuridica” creata quando sei nato: “Doveva essere un segreto perché il suo scopi è truffarti”, affermano. Niente, però, è irrimediabile: “Se pensi di avere dei debiti, puoi annullarli“, sostengono, “se sei disposto a difendere i tuoi diritti e rifiutarti di essere ulteriormente truffato”.

La dottrina de ‘l’uomo di paglia’ si basa sul fatto che quando le persone registrano una nuova nascita, ottenendo un certificato di nascita, “perdono la proprietà del loro bambino” e “permettono la creazione di un ‘uomo di paglia’”. In sostanza, con quel certificato viene trasferita la “proprietà” del neonato all’Ente Locale, che in questo caso è la “Repubblica italiana”, che altri non sarebbe che un’azienda. Così facendo, il governo ha un nuovo ‘uomo di paglia’ al quale addebitare “costi e sanzioni immaginarie“, come le tasse, le spese bancarie, le imposte stradali.

Le conseguenze della dottrina de ‘l’uomo di paglia’

Ma a cosa serve creare un ‘uomo di paglia’, vi chiederete. “Il fine ultimo è ridurre in schiavitù il genere umano con la frode dei Certificati di nascita”, rispondono loro. La setta sostiene che i governi creano queste ‘persone di paglia’ nella speranza che, crescendo, il bambino sia “ingannato nel credere di essere effettivamente ‘l’uomo di paglia’ e pagherà ogni sorta di costi e passività immaginarie”.

Cose immaginarie come, per esempio, mutui, finanziamenti e tasse. Come riportato in alcuni servizi andati in onda in passato a Le Iene, ci sono persone che seguendo queste tesi sono arrivate a perdere la casa, proprio perché si ostinavano a non pagare l’affitto o a non saldare il debito con le banche.

Una 65enne bresciana, invece, è stata fermata due volte dagli agenti della polizia locale perché circolava con una patente falsa, fatta da lei e firmata con il sangue. Non riconoscendo lo Stato italiano, i membri della setta ‘Noi è, Io sono’ tendono a crearsi documenti farlocchi, come il cosiddetto ‘Universal Pass’, con il quale sostengono possono girare indisturbati per il mondo. Cosa che, ovviamente, non è possibile.

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Fonte : Fanpage