La Camera Usa ha approvato la legge per bannare TikTok

La Camera degli Stati Uniti ha approvato a larga maggioranza, con 325 voti favorevoli e 65 voti contrari, la legge che potrebbe portare ad un bando di TikTok. Ora la misura, che il presidente Joe Biden ha già detto di essere intenzionato a firmare, passa al Senato. Il “Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled Applications Act”, cioè la legge per proteggere gli americani da app controllate da avversari stranieri, se approvato imporrà alla società cinese ByteDance, che controlla il social media, di vendere entro cinque mesi dalla sua entrata in vigore. In caso contrario TikTok sarebbe bandito dagli app store e dai server americani. 

Gli Stati Uniti minacciano i cinesi: “TikTok potrebbe non funzionare più”

La Cina comunista è il più grande nemico geopolitico dell’America e sta usando la sua tecnologia per minare attivamente la sicurezza e l’economia dell’America”, ha detto lo Speaker repubblicano Mike Johnson, dopo il voto insolitamente bipartisan nella Camera estremamente polarizzata che ha approvato in tempi record, e bypassando una serie di passaggi, la misura. “Il voto bipartisan di oggi dimostra l’opposizione del Congresso ai tentativi della Cina comunista di spiare e manipolare gli americani e segnala la nostra determinazione per azioni di deterrenza nei confronti dei nostri nemici”, ha aggiunto il leader repubblicano che quindi non si è fatto influenzare dalla posizione critica assunta, a sorpresa, da Donald Trump nei confronti della misura per la vendita obbligata di ByteDance. Non a caso tra i 65 deputati che hanno votato contro vi è stata la trumpiana di ferro Marjorie Taylor Green, che si è trovata insolitamente insieme ad una cinquantina di esponenti della sinistra dem, come Alexandra Ocasio-Cortez e Pramila Jaypal. Il destino della legge appare però più incerto al Senato, dove il leader della maggioranza dem, Chuck Schumer, non si è impegnato sui tempi: “Devo consultarmi con le commissioni interessate per vedere la loro posizione”, ha spiegato. E c’è chi avvisa che è improbabile che si accoglierà il testo uscito dalla Camera: “È molto più probabile che lo emenderemo in aree dove sono necessari cambiamenti” ha detto il repubblicano John Cornyn, avvisando che “ci vorrà del tempo”.

La protesta della Cina: “Da congresso Usa un atto di buillismo”

 “Un atto di bullismo”. Coisì il portavoce del ministero degli Esteri della Cina, Wang Wenbin, ha definito il voto della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti in favore della norma. L’accusa è stata formulata dal responsabile durante una conferenza stampa a Pechino, in risposta alla domanda di un giornalista dell’emittente Cnn. Wang ha continuato sottolineando che gli Stati Uniti rischiano di “darsi la zappa sui piedi” perché il divieto minerebbe la “fiducia degli investitori internazionali”. 

Fonte : Today