Il turismo lento è il trend del 2024. In vacanza si punta a rallentare i ritmi, a circondarsi di bellezza. Ma il turismo lento è anche green e sostenibile, affinché quella bellezza possa essere preservata.
Si chiama Slow Tourism o Slow Travel, traducibile letteralmente come “turismo lento“. Questa tipologia di viaggi sarà il trend del 2024: sta guadagnando crescente popolarità perché, complici i ritmi di vita sempre più veloci e frenetici, quando si viaggia si cerca tranquillità. In vacanza, i turisti vogliono rallentare, vogliono godersi il tempo senza fretta, senza il peso delle incombenze quotidiane, circondandosi solo di bellezza. Quando si viaggia si vuole fare tesoro di ogni esperienza possibile, vivendo in armonia con la natura e facendo tante attività diverse, che consentano anche di allargare le conoscenze. Le Maldive si prestano perfettamente a tutto questo: ricca cultura locale, luoghi dalla bellezza in contaminata, possibilità di conciliare avventura e relax. Insomma, le isole sono il perfetto compromesso per una vacanza lenta e anche sostenibile, dove seguire il ritmo della natura ma senza prendere il sopravvento.
Cosa fare alle Maldive
Gli atolli delle Maldive consentono di fare esperienze avventurose, ma anche rigeneranti. Gli amanti del relax trovano qui la location perfetta per riposarsi, per stare tranquilli, per ossigenare il corpo e la mente. Ma c’è anche la possibilità di cimentarsi con esperienze entusiasmanti, irripetibili altrove. Basti pensare alle immersioni subacquee. La varietà di specie marine è sconfinata: squali, mante, tartarughe marine. Non sempre è così facile entrare in contatto con questi animali, vederli liberi nel loro habitat naturale.
Ma le Maldive sono un paradiso anche per gli appassionati di surf, attratti dalle spiagge incontaminate e dalle onde incantevoli. Proprio perché il surf è un’attività che genera un profondo legame con l’ambiente marino, che si ha tutta l’intenzione di proteggere, le Maldive sono molto attente a praticare un surf sostenibile, per salvaguardare l’ecosistema fragile dell’arcipelago. Le Maldive, infatti, sono particolarmente vulnerabili di fronte ai cambiamenti climatici e l’invasione dei surfisti potrebbe causare danni. Il surf sostenibile qui è un vero e proprio stile di vita.
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La regola fondamentale da rispettare è una: “Leave No Trace”(non lasciare traccia), quindi massima attenzione a pratiche come il corretto smaltimento dei rifiuti e la riduzione dell’uso di plastiche inquinanti. Per lo stesso motivo, i resort eco consapevoli delle Maldive mettono in primo piano l’efficienza energetica, la conservazione dell’acqua e la riduzione dei rifiuti. Sono strutture seriamente impegnate per la preservazione delle meraviglie naturali delle Maldive. Infine ci sono le iniziative di ripristino dei coralli, esperienze messe in atto per ricostruire e proteggere le barriere coralline, ecosistemi fondamentali per la vita di numerose specie marine.
Il turismo lento è un turismo sostenibile
Per supportare la comunità locale, i turisti che giungono sugli atolli sono chiamati a portare massimo rispetto dell’ambiente che li circonda. Il turismo lento è un turismo anche green e sostenibile: circondarsi di bellezza, significa anche preservare quella bellezza, andando contro quella frenesia e quel consumo smisurato che caratterizza la vita in città. Per questo motivo nell’arcipelago si tiene conto di diverse accortezze, persino la scelta di creme solari: si prediligono quelle prive di sostanze chimiche dannose per le acque del mare.
L’etica è un valore fondamentale, perché consente di mantenere intatta la bellezza del posto, di far sì che anche le generazioni future possano goderne. Il viaggio all’insegna del “turismo lento” è un viaggio di scoperta e riscoperta, non solo di un posto, ma anche un po’ di se stessi, in cui si punta a restituire al luogo e alla popolazione una parte della meraviglia che si riceve.
Fonte : Fanpage