Baek Kwang-soon, 53 anni, è detenuto con accuse di spionaggio. La Love Rice Sharing, fondazione protestante per cui lavora: in quella regione “ci sono lavoratori russi, tailandesi e nordcoreani che sono poveri, persone bisognose, e noi forniamo loro vestiti, cibo e Vangelo”. Il mese scorso la Corea del Nord ha inviato 300 lavoratori, a dispetto delle risoluzioni Onu che lo vietano.
Seoul (AsiaNews) – “Siamo rimasti tutti sbalorditi alla notizia del suo arresto perché è un missionario innocente profondamente impegnato a diffondere l’amore di Dio nel mondo”. Così dalla Corea del Sud la Love Rice Sharing Foundation – ente di beneficienza protestante che raccoglie cibo, medicine e vestiti per donarli, tramite i missionari – commenta dalla Corea del Sud la notizia dell’arresto di un suo missionario in Russia, trapelata ieri. Ma Baek Kwang-soon, 53 anni, si trovava nell’Estremo oriente russo per stare vicino ai lavoratori nordcoreani inviati illegalmente nel Paese dal regime di Kim Jong Un.
Secondo l’agenzia di stampa russa TASS, il pastore cristiano è stato arrestato a Vladivostok a inizio anno e a febbraio è stato trasferito nel centro di detenzione di Lefortovo, a Mosca, dove vengono incarcerati personaggi politici e detenuti stranieri di alto profilo. Un tribunale locale ha prolungato la detenzione di Baek fino al 15 giugno per ulteriori indagini: secondo le le accuse rilanciate da fonti locali, infatti, il missionario avrebbe consegnato informazioni riservate alle agenzie di intelligence straniere attraverso app di messaggistica.
Il ministero degli Esteri sudcoreano ha confermato la notizia e ha dichiarato di essere in contatto con il governo russo, ma non ha voluto fornire ulteriori dettagli, affermando che sono in corso una serie di accertamenti.
Secondo Yang Moo-jin, professore di scienze politiche della University of North Korean Studies, a Vladivostok ci sono molte attività missionarie, essendo una zona di confine tra la Corea del Nord, la Russia e la Cina: “Ci sono sempre state attività diplomatiche e di intelligence per proteggere [i missionari] perché sono cittadini sudcoreani”, ha detto l’esperto. In quella regione “ci sono lavoratori russi, tailandesi e nordcoreani che sono poveri, persone bisognose, e noi forniamo loro vestiti, cibo e Vangelo”, ha detto il reverendo Lee Seon-gu della Love Rice Sharing Foundation. L’organizzazione, ha specificato, aiuta i fuggitivi nordcoreani in Russia “senza esortare le defezioni o incoraggiare le persone a disertare”. Un ‘attività, che secondo il parere degli esperti, sarebbe possibile solo grazie al sostegno dei servizi segreti sudcoreani. E che i superiori di Baek non avrebbero mai approvato: “Questo genere di cose metterebbe i nostri missionari a rischio di essere arrestati e utilizzati per scopi politici”, ha proseguito Lee. “Il missionario Baek non solo ha aiutato i lavoratori nordcoreani, ma anche i lavoratori migranti provenienti da altri Paesi”.
Da anni la Corea del Nord invia i propri lavoratori in Russia (e in Cina) per ottenere valuta straniera di cui il regime ha disperato bisogno, a dispetto delle risoluzioni delle Nazioni unite che vietano l’attività per impedire che il denaro venga utilizzato per lo sviluppo dei programmi missilistici e nucleari. I nordcoreani lavorano soprattutto come taglialegna e inviano in patria circa metà del loro stipendio.
Tuttavia, da quando Pyongyang ha allentato le restrizioni che erano state imposte durante la pandemia da Covid-19, si è assistito a crescenti spostamenti di cittadini della Corea del Nord, molti dei quali erano rimasti bloccati all’estero: “C’è certamente un processo in corso proprio adesso per riportare a casa molte di queste persone, ma allo stesso tempo stiamo assistendo a movimenti di nuovi gruppi di lavoratori inviati all’estero”, ha detto Julie Turner, inviata speciale del dipartimento di Stato americano per le questioni relative ai diritti umani in Corea del Nord. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, solo il mese scorso sono stati inviati in Russia 300 lavoratori nordcoreani, arrivati in treno in una stazione vicino a Vladivostok. In molti casi Mosca rilascia visti per studenti ai lavoratori nordcoreani, rendendone più difficile il tracciamento.
Alcuni dettagli riguardo l’arresto del missionario protestante non sono ancora chiari. Dai registri fiscali russi risulta che a marzo 2020 Baek aveva registrato una società di tour operator chiamata “pietra bianca”, che aveva i conti in rosso dal 2021. La società si occupava di vendere prodotti tessili e servizi agricoli e di riparazione. Lee ha spiegato che la lavorazione del riso è in linea con le attività umanitarie della Love Rice Sharing Foundation. Piuttosto, “sembra che la reazione della Russia sia dovuta al sostegno del nostro governo all’Ucraina, in difesa della libertà e della democrazia”, ha commentato il reverendo. I rapporti diplomatici tra Russia e Corea del Sud si sono infatti progressivamente deteriorati negli ultimi anni a causa del reciproco sostegno tra Mosca e Pyongyang (che avrebbe inviato alla Russia armi da utilizzare in Ucraina), in contrasto con l’avvicinamento di Seoul a Washington.
Fonte : Asia