AGI – Un detenuto si è tolto la vita nel carcere di Teramo. “Si tratta di un ragazzo di circa 20 anni, di
etnia rom, che nella notte si è impiccato nella sua cella della sezione osservazione del carcere di Castrogno, dove si trova ristretta anche la mamma, colta da malore, e ora piantonata in ospedale”, riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della
Uilpa Polizia Penitenziaria, osservando che “dall’inizio dell’anno sono dunque 27, 24 detenuti e 3 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, i suicidi in ambito carcerario, in un bollettino che appare inarrestabile anche per
l’inezia della politica che ha governato almeno nell’ultimo ventennio. E non pervengono, peraltro, segnali confortanti neppure dall’esecutivo in carica”. De Fazio chiede quindi che “l’Esecutivo Meloni batta un colpo: subito un deflazionamento della densità detentiva per ridurre il surplus di reclusi di oltre 14mila unita’ e assunzioni straordinarie e accelerate nella Polizia penitenziaria, mancante di almeno 18mila unita’. Parallelamente, riforme strutturali e riorganizzative. Non si possono continuare a contare asetticamente i morti”.
etnia rom, che nella notte si è impiccato nella sua cella della sezione osservazione del carcere di Castrogno, dove si trova ristretta anche la mamma, colta da malore, e ora piantonata in ospedale”, riferisce Gennarino De Fazio, segretario generale della
Uilpa Polizia Penitenziaria, osservando che “dall’inizio dell’anno sono dunque 27, 24 detenuti e 3 appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria, i suicidi in ambito carcerario, in un bollettino che appare inarrestabile anche per
l’inezia della politica che ha governato almeno nell’ultimo ventennio. E non pervengono, peraltro, segnali confortanti neppure dall’esecutivo in carica”. De Fazio chiede quindi che “l’Esecutivo Meloni batta un colpo: subito un deflazionamento della densità detentiva per ridurre il surplus di reclusi di oltre 14mila unita’ e assunzioni straordinarie e accelerate nella Polizia penitenziaria, mancante di almeno 18mila unita’. Parallelamente, riforme strutturali e riorganizzative. Non si possono continuare a contare asetticamente i morti”.
Fonte : Agi