Con l’Europa senza frontiere siamo ormai abituati a viaggiare in auto tra un Paese e l’altro, senza limiti e restrizioni. Spesso capita di prendere multe per diversi tipi di infrazioni, ma molte volte scappiamo dalla responsabilità di pagarle, aiutati dal fatto che la nostra automobile è registrata in un’altra nazione rispetto a quella in cui è avvenuta la violazione del codice della strada. Per questo Bruxelles ha previsto una stretta che renderà più facile per le polizie municipali, raggiungere i trasgressori stranieri e costringerli a pagare quanto dovuto.
Parlamento e Consiglio Ue hanno raggiunto nella notte un accordo che rafforza la cooperazione tra gli Stati membri dell’Ue nelle indagini transfrontaliere sulle infrazioni stradali. ”Una targa straniera non può essere una licenza per l’impunità sulla strada. Le norme aggiornate faciliteranno lo scambio di informazioni sui trasgressori stradali tra gli Stati membri, garantendo al contempo ai conducenti un facile accesso alle informazioni necessarie, attraverso i canali di comunicazione digitale”, ha dichiarato il conservatore polacco Kosma Zlotowski, relatore del testo per l’Aula. Per prevenire la guida spericolata all’estero innanzitutto le norme aggiornate amplieranno l’elenco delle infrazioni stradali, commesse da conducenti non residenti, che attivano l’assistenza transfrontaliera. Oltre all’eccesso di velocità, alla guida in stato di ebbrezza o al mancato arresto al semaforo rosso, i legislatori dell’Ue hanno aggiunto il parcheggio o il sorpasso pericolosi, l’attraversamento di una linea continua, la guida contromano, l’uso di veicoli sovraccarichi e l’hit and run, cioè la fuga dopo un’infrazione.
“Norme più severe ed efficienti sull’applicazione delle sanzioni per le infrazioni al codice della strada miglioreranno la sicurezza sulle autostrade europee e garantiranno aree residenziali più sicure in tutta l’Ue”, ha rivendicato Georges Gilkinet, ministro della Mobilità del Belgio, Paese con la presidenza di turno dell’Ue, secondo cui “la legislazione rivista garantisce la parità di trattamento per tutti gli automobilisti dell’Ue, indipendentemente dalla loro nazionalità”. Dato che circa il 40% dei reati stradali transfrontalieri restano impuniti, saranno previste procedure di assistenza più solide tra i Paesi dell’Ue e l’obbligo di aiutare a trovare una persona responsabile di un’infrazione stradale all’estero. L’accordo costringe un qualsiasi nazione a rispondere alla richiesta di aiuto un altro Stato senza ritardo ed entro due mesi dalla raccolta di tutte le informazioni necessarie.
Inoltre, su richiesta del Paese in cui è avvenuta la trasgressione, lo Stato Ue di residenza del trasgressore potrà doversi fare carico della riscossione delle multe stradali nei casi in cui siano superiori a 70 euro e non siano state pagate, dopo che siano state esaurite tutte le azioni legali. Il Paese dell’Ue in cui si è verificata l’infrazione stradale avrà undici mesi dalla data dell’infrazione per emettere la multa. Per aumentare la trasparenza e facilitare l’attuazione delle nuove regole, la Commissione avrà il compito di creare anche un portale online che elenchi le regole, le opzioni di ricorso e le relative multe stradali, tra le altre informazioni. L’accordo dovrà ora essere approvato formalmente dalle due istituzioni e i governi avranno in seguito 30 mesi massimo per trasporlo nelle rispettive legislazioni.
Fonte : Today