Per sostenere gli sforzi delle comunità educanti impegnate in contesti ad alta vulnerabilità e fragilità, la Fondazione Mondo Digitale, grazie a un nuovo finanziamento di Google, sta sviluppando soluzioni di intelligenza artificiale per garantire i diritti di tutti i bambini e ragazzi a scuola, come ci chiede la nostra Costituzione.
Si tratta di una piattaforma di apprendimento basata sull’intelligenza artificiale, che include tra le sue funzionalità un tutoring intelligente per supportare i caregiver (docenti, docenti di sostegno, operatori sanitari, operatori socio-sanitari e genitori) e i bambini con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa), nel loro percorso di formazione e per la loro crescita, garantendo anche una navigazione sicura online.
La partnership che governa lo sviluppo della piattaforma adattiva e personalizzabile basata sull’intelligenza artificiale coinvolge il più grande istituto di riabilitazione non profit in Italia, la Fondazione Don Gnocchi, partner tecnici (ITLogiX), legati anche alle università, come Roma Tre, che seguono tutto il percorso progettuale, dallo sviluppo al testing e alla formazione degli operatori, fino all’adattamento per altri paesi, a cominciare da Spagna e Portogallo.
Abbiamo costruito una partnership su valori forti e condivisi, perché vogliamo che lo sforzo progettuale sia un sistema aperto e rimanga un patrimonio comune della collettività, in modo che si possa sviluppare in nuove direzioni.
La piattaforma ha due obiettivi di servizio: supportare educatori, docenti e caregiver e facilitare il percorso di apprendimento di bambini e ragazzi con bisogni speciali. Può essere arricchita di nuovi contenuti e materiali, come giochi, test ecc. Ma dietro l’idea progettuale c’è anche una visione più ampia: sperimentare un modello di apprendimento per facilitare la piena cittadinanza anche online di tutti i cittadini.
La piattaforma offre un contesto facilitante di apprendimento, adattivo e personalizzabile, che può aiutare a realizzare il principio della massima inclusione e la maggiore qualità dell’istruzione, come sosteneva il professore emerito e linguista Tullio De Mauro: “Gli allievi arrivano tutti a risultati di eccellenza nel confronto internazionale se le scuole realizzano il massimo d’inclusione, cioè portano a terminare la scuola il 100 per cento degli allievi. Più una scuola non perde o scaccia i suoi alunni, disabili compresi, più i risultati di apprendimento brillano” (L’Economist ci ripensa, Internazionale, n. 1158, 17 giugno 2016).
L’attenzione alle persone in condizione di fragilità è iscritta nel codice genetico della Fondazione Mondo Digitale, che nel tempo si è occupata anche di ausili per la disabilità, di piattaforme interattive per garantire la presenza virtuale in classe agli alunni con lunghi percorsi di lungodegenza in ospedale e a casa, di giochi accessibili per le diverse abilità.
Fonte : Repubblica