Fentanyl, l’Italia ha lanciato un piano contro

L’Italia ha deciso di rafforzare le sue misure di contrasto alla diffusione del Fentanyl, un potente oppiaceo sintetico che ha causato la morte di 200mila persone in tre anni negli Stati Uniti, tra cui il cantante Prince e il rapper Coolio. Il derivato dalla morfina, molto più potente e letale dell’anestetico, è stato al centro di un accordo tra Cina e Stati Uniti per bloccare l’esportazione della sostanza e delle materie prime necessarie per sintetizzarla.

Nonostante in Italia non ci sia ancora una situazione di emergenza, secondo il governo starebbe rapidamente sostituendo l’eroina, per il suo basso costo e la facilità con cui si può comprare. Già con un decreto del 30 giungo 2020, il Fentanyl e i suoi derivati sono stati inseriti nella tabella I delle sostanze stupefacenti e psicotrope, con l’obiettivo di contrastarne produzione e diffusione. Oltre a causare immediata dipendenza, anche nelle dosi minime usate in campo medico, il Fentayl può reagire in maniera letale se mischiato con farmaci o se assunto in una quantità pari o superiore ai 2 milligrammi.

Quattro anni dopo questo primo decreto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, assieme al ministro della Salute, Orazio Schillaci, hanno presentato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e altri oppiodi sintetici. L’obiettivo è quello di agire in anticipo per evitare lo scoppio di una crisi legata al consumo della sostanza, attraverso operazioni di prevenzione e contrasto.

Le misure di prevenzione si concentreranno sul rafforzamento di monitoraggio e controllo della distribuzione e della somministrazione del Fentanyl, così da evitare l’uso della sostanza a scopi non sanitari. Inoltre verranno aumentate le misure di sicurezza nei luoghi dove viene conservata per evitare i furti. Si passerà poi a corsi di formazione per il personale sanitario, così da educare al riconoscimento dell’overdose da Fentanyl, alla gestione degli effetti e alla somministrazione degli antidoti.

Le misure di contrasto si concentreranno su sulla messa a punto di procedure operative volte al contenimento del fenomeno, alla diffusione di a campagne informative sui pericoli legati al consumo e alla distribuzione del Noxalone, un sostitutivo meno pericoloso, nelle comunità terapeutiche, nelle ambulanze e tra le forze dell’ordine. L’Italia è uno dei primi paesi dell’Unione europea ad adottare una strategia di contrasto al Fentanyl.

Fonte : Wired