Un aereo militare russo, modello Il-76, adibito al trasporto truppe e con 15 persone a bordo, è precipitato e si è schiantato nella regione di Ivanovo. Lo ha confermato il ministro russo della Difesa di Mosca, specificando che il velivolo trasportava otto membri dell’equipaggio e sette passeggeri. Secondo una prima ricostruzione l’aereo sarebbe precipitato a causa di un incendio scoppiato nel motore durante il decollo.
Ivanovo è una città di circa 400mila abitanti che si trova a circa 350 chilometri a est di Mosca e a quasi mille chilometri dal confine ucraino. Secondo il Kiev Independent tutte le persone a bordo del velivolo sono, ma non è ancora stata resa nota la loro identità né se si trattava di figure apicali dell’esercito o del governo russo. “Al momento non ci sono informazioni sull’eventuale presenza di interferenze esterne associate all’incidente aereo“, spiega il giornale ucraino, facendo notare come dal 24 febbraio del 2022 sia stato notato un significativo aumento degli incidenti e degli atterraggi d’emergenza da parte di aerei russi.
Tale circostanza potrebbe essere una conseguenza delle sanzioni imposte di Paesi alleati dell’Ucraina: tra queste, infatti, vi è il divieto di esportare tecnologie e pezzi di ricambio legati all’industria dell’aviazione russa. Tali misure hanno trasformato profondamente la natura delle compagnie aeree russe , costringendo la maggior parte delle rotte ad essere esclusivamente nazionali.
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Secondo Kommersant, media russo controllato dallo Stato, nel maggio 2023 che 2mila voli erano stati effettuati da aerei che utilizzavano pezzi obsoleti. Il ministero degli Esteri russo ha presentato ufficialmente una denuncia all’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) delle Nazioni Unite nell’ottobre 2023, affermando che le sanzioni “mettono a repentaglio la sicurezza dell’aviazione civile internazionale”.
Fonte : Fanpage