“Se fosse stata in cucina a fare le tagliatelle”: il preside nella bufera dopo un commento social

“Le tagliatelle puoi farle anche tu”, “parità non solo l’8 marzo”, oppure: “Fate il vostro lavoro non criticate quello degli altri”. Sono alcuni degli slogan portati in piazza dagli studenti dell’istituto Viesseux di Imperia dopo lo scivolone del preside della scuola, Paolo Auricchia, che su Linkedin aveva commentato con parole non proprio politically correct l’episodio della guardalinee rimasta ferita durante uno scontro con un cameraman in Spagna.

Le immagini di Guadalupe Porras rimasta a terra sanguinante dopo un contatto violentissimo erano diventate virali in rete. E Auricchia aveva commentato così il fattaccio: “Sì vabbè… però oggettivamente se fosse stata in cucina a preparare tagliatelle (cosa degnissima, che con ogni probabilità non sa fare), non si sarebbe fatta male tesoro”.

La spiegazione di Auricchia: “Frase estrapolata da una chat, possono esserci opinioni diverse”

La frase, inutile dirlo, ha scatenato un’ondata di indignazione sui social e Auricchia è finito inevitabilmente nell’occhio del ciclone. Il diretto interessato ha poi spiegato a ImperiaPost che “la frase è stata estratta da una chat social privata, decontestualizzata, travisata e forse strumentalizzata politicamente”. Il contenuto, ha detto ancora Auricchia, “rientrava nella dinamica del dibattito social, ma non corrisponde alle mie convinzioni in materia”. “Vorrei dire chiaramente”, ha aggiunto quindi il preside, “che apprezzo e sostengo il diritto delle donne ad accedere a tutte le professioni e attività corrispondenti ai loro desideri e inclinazioni”.

Il dirigente scolastico ha infine fatto appello alla libertà di espressione: “La gente non ammette che altri possano essere di opinioni diverse da quelle di tendenza. Non si offende nessuno a dire che le donne non appartengono al mondo del calcio, tanto è vero che fino a una quindicina di anni di fa non ne facevano parte e questo non vuol dire che i nostri padri o i nostri nonni fossero dei trogloditi”. 

Di diverso avviso la consigliera regionale per le Pari opportunità Laura Amoretti che  si è detta “allibita” per l’accaduto e chiede al dirigente scolastico “di porgere esplicite e formali scuse a tutte le ragazze iscritte al Liceo Vieusseux, e alle loro e ai loro insegnanti, che con capacità e competenza sanno dare vita alla cultura per la parità di genere. Chieda scusa a loro e a tutte le donne che ogni giorno rivendicano il valore delle proprie capacità e competenze, a tutti gli uomini che rispettano il valore dell’essere diversi e diverse”. Intanto martedì gli studenti del Viesseux potrebbero scioperare di nuovo. 
 

Fonte : Today