Risultati elezioni regionali Abruzzo: chi ha (stra)vinto e chi ha (stra)perso

Sin dai primi exit poll è parso chiaro il risultato delle elezioni regionali in Abruzzo. Vince, e vince nettamente, il candidato del centrodestra fedelissimo di Meloni. Marco Marsilio ha ottenuto il 53 per cento circa delle preferenze, contro il 46 del candidato del centrosinistra Luciano D’Amico. Lo spoglio è a buon punto ma ancora in corso: si possono, in ogni caso, già trarre le conclusioni, senza timore di errore.

Risultati Abruzzo

Risultati elezioni regionali Abruzzo: destra ok

Fratelli d’Italia si conferma primo partito al 24 per cento. Forza Italia si attesta sopra al 13 per cento, un risultato straordinario per un partito che dopo la morte di Berlusconi in tanti davano per finito. La sua forza sono esponenti molto radicati a livello locale. Regge anche la Lega, sopra il 7 per cento (era il 6 per cento la “linea di galleggiamento”). 

Marsilio arriva nella notte al suo comitato e proclama la vittoria: “Mai negli ultimi 30 anni un presidente era stato riconfermato: è stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro. Abbiamo chiesto altri 5 anni per continuare a crescere per completare un’opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo”. Poi ha aggiunto: “Stasera l’unica sarda che festeggia è mia moglie. Ha vinto la verità contro la calunnia. Il campo largo non sarà il futuro del Paese”. Marsilio ha costruito la sua vittoria in provincia e nei piccoli comuni: fuori dai capoluoghi sfiora il 60 per cento.

Il prossimo appuntamento elettorale è in Basilicata (21-22 aprile) e lì il candidato del centrodestra, il forzista Bardi, è dato in vantaggio. La maggioranza arriverà col vento in poppa alle elezioni europee di giugno, in cui si vota con il sistema proporzionale e con le preferenze: significa, per ciascuno, cercare voti per sé e per il proprio partito, anche a scapito dei propri alleati. Le frizioni nel centrodestra quindi, inevitabilmente, non mancheranno in campagna elettorale, ma la vittoria in Abruzzo è cemento di buona qualità sulle fondamenta dell’esecutivo.

Risultati centrodestra-2

Male il Movimento 5 Stelle

Dall’altra parte, brusco stop per il campo largo trainato da Pd e M5s. Quello di Todde in Sardegna è stato un exploit isolato, oggi come oggi. Un trionfalismo forse addirittura esagerato, visto col facile senno di poi. Malissimo è andato in Abruzzo soprattutto il partito guidato da Conte, che alle scorse elezioni in questa regione aveva preso il 20 e alle politiche il 18; stavolta si è fermato al 7 per cento, mentre sorprende in positivo il 20 per cento del Pd di Schlein, che guadagna alcuni punti percentuali rispetto alle elezioni politiche di un anno e mezzo fa.

Ma il campo largo che più di tutti proprio Schlein in questi mesi ha provato a costruire rischia non di strapparsi, ma di mostrare la sua debolezza intrinseca, dopo questa tornata. In Abruzzo attorno alla figura di Luciano D’Amico, era riuscito il miracolo di mettere d’accordo davvero tutti, da Alleanza Verdi-Sinistra a Matteo Renzi, da Calenda a Conte. La ricetta è risultata insipida e non è affatto detto che verrà riproposta. Inoltre, se l’ex premier Conte puntava sul voto di ieri per rimettere in discussione quale debba essere la forza trainante dell’opposizione a Meloni, ne esce con le ossa rotte, politicamente parlando.

Risultati centrosinistra

In quali Regioni governa il centrodestra

La riconferma di Marco Marsilio in Abruzzo conferma un’Italia che guarda a destra, non solo a Palazzo Chigi ma anche per quanto riguarda le Regioni. Il centrodestra governa in 14 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il centrosinistra solo in 6: Emilia Romagna, Toscana, Campania, Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta.

In Abruzzo vince Marsilio, delude il “campo largo”

Fonte : Today