Il Paese, dopo 8 anni di governo socialista, vira a destra. I portoghesi hanno premiato le forze di opposizione all’area politica di Antonio Costa: il fronte conservatore moderato di Alleanza Democratica sarebbe il primo partito, con un dato tra il 29 e il 33%. Exploit dei populisti di estrema destra del partito Chega e del suo leader André Ventura, che raddoppiano i voti (dal 7% del 2022 a un dato tra il 14 e 17%). Crollano i socialisti, che si fermano tra il 25 e il 29%, molto lontano da quel 41% di due anni fa
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Vittoria del partito di centrodestra, exploit degli estremisti di Chega, ridimensionamento dei socialisti. Sarebbero questi, secondo gli exit poll, i risultati delle elezioni generali in Portogallo. L’Alleanza Democratica (AD) di centrodestra, finora all’opposizione, avrebbe conquistato più seggi di tutti ma non avrebbe la maggioranza. Dopo otto anni di governo socialista, quindi, il Portogallo virerebbe a destra. Le elezioni anticipate sono state convocate dopo che il premier socialista Antonio Costa – che aveva vinto il suo terzo mandato consecutivo nel gennaio 2022 – si è dimesso lo scorso novembre a causa di un’indagine su presunte illegalità nella gestione da parte del suo governo di grandi progetti di investimento in senso ambientalista. Gli elettori sono stati quindi chiamati alle urne per il rinnovo dei 230 seggi dell’Assemblea della Repubblica.
Gli exit poll
Secondo gli exit poll, i portoghesi hanno premiato le forze di opposizione all’area politica di Antonio Costa: il fronte conservatore moderato di Alleanza Democratica sarebbe il primo partito, con un dato tra il 29 e il 33%. Exploit dei populisti di estrema destra del partito Chega (“Basta” in portoghese) e del suo leader André Ventura, che raddoppiano i voti, passando dal 7% del 2022 a un dato tra il 14 e il 17%. Crollano i socialisti, che conquistano tra il 25 e il 29%, molto lontano da quel 41% di due anni fa che riportò Antonio Costa al governo. Per quanto riguarda i seggi, l’Alleanza Democratica dovrebbe ottenere da 83 a 91 seggi nel Parlamento di 230 seggi, rispetto ai 69-77 seggi dei socialisti che governano dal 2015, mentre il Chega è sulla buona strada per conquistare dai 40 ai 46 seggi. “I portoghesi ci vogliono al governo: vogliono un esecutivo formato da noi e dal centrodestra di Alleanza democratica. Nel nostro Paese è finita la stagione del bipartitismo”, ha detto André Ventura.
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La formazione del governo resta un’incognita
La formazione del governo, però, resta un’incognita e tutti gli scenari della vigilia restano aperti. Solo nei prossimi giorni si vedrà se si manterrà il patto tra tutte le forze politiche per tenere Chega lontano dal governo. Per tutta la campagna elettorale, infatti, i conservatori di Alleanza Democratica hanno sempre escluso l’ipotesi di formare un esecutivo con gli estremisti di Ventura. Il leader moderato Luis Montenegro ha confermato il suo veto, ma altri esponenti del suo partito non sono stati così netti su questo punto. Se si manterrà questa linea, l’unica via che resta al Portogallo per aver un governo è la formula delle larghe intese tra i socialisti e i moderati, con un esecutivo magari guidato dallo stesso Montenegro. Sarebbe il trionfo di un leader politico che è riuscito a sopravvivere politicamente per 25 anni e vedrebbe premiata la sua tenacia. Tutti davano la sua carriera ormai giunta al tramonto, magari dopo le Europee di questa primavera, ma a fine novembre, in vista di queste elezioni anticipate, è stato confermato come candidato premier. Sul fronte progressista, Pedro Nuno Santos, classe 1977, coetaneo di Giorgia Meloni, è diventato il capo dei socialisti portoghese lo scorso dicembre.
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Fonte : Sky Tg24