Sonic Youth, Kim Gordon: “Ho ancora negli occhi l’immagine vivida di Kurt Cobain che sorride e scherza con noi nel backstage”

Kim Gordon, bassista dei Sonic Youth insieme al marito Thurston Moore e icona dell’indie rock americano ha ricordato l’arte e il pensiero alternativo di Kurt Cobain mentre si avvicina il trentesimo anniversario della sua scomparsa (5 aprile 1994). I Sonic Youth hanno scoperto e sostenuto da subito i Nirvana, fin dall’esordio con Bleach pubblicato dalla Sub Pop Records nel 1989. Dopo l’uscita del singolo Silver nel luglio 1990 con Dan Peters dei Mudhoney alla batteria, i Sonic Youth chiamano i Nirvana come supporto per sette date sulla costa Ovest ad agosto.

Alla batteria in quel tour c’è Dale Crover dei Melvins. A settembre arriva a Seattle Dave Grohl, e Kurt Cobain inizia a scrivere le canzoni di Nevermind. I Nirvana vogliono lasciare la Sub Pop che non ha promosso abbastanza Bleach e provare ad arrivare al pubblico e contattano Susan Silver, manager dei Soundgarden e degli Alice In Chains (dal 1990 moglie di Chris Cornell) che gli presenta l’agente Don Muller e l’avvocato Alan Mintz che inizia a cercare una etichetta per la band.

Il consiglio definitivo però arriva da Kim Gordon, che dice a Kurt Cobain di firmare con la DCG Records che fa parte del gruppo Geffen. Pochi mesi dopo, il 10 agosto 1991, i Sonic Youth partono in tour in Europa insieme ai Dinosaur Jr e chiamano ancora i Nirvana (insieme a Gumball e Babes in Toyland). Dieci date tra Irlanda, Germania, Belgio e Olanda e una storica apparizione al Festival di Reading che lancia i Nirvana in Inghilterra. L’ultima data è il 1 settembre a Rotterdam, venti giorni prima dell’uscita di Nevermind. Il tour è stato raccontato da Dave Markey nel documentario 1991: The Year Punk Broke. Kim Gordon  ha raccontato in una nuova intervista il suo amico Kurt Cobain: “Ho un immagine molto nitida di Kurt che sorride e scherza nel backstage, e poi faceva concerti fantastici, in cui dava tutto sé stesso in un modo che non avevo mai visto fare a nessuno”.

Thurston Moore, fondatore dei Sonic Youth con Kim Gordon e Lee Ranaldo ha ricordato nella biografia Sonic Life la prima volta che ha visto i Nirvana: “È bastato un secondo e un flash di luce per capire quanto fossero incredibilmente belli e quanto la loro musica fosse in grado di colpirti l’anima. Era una riconsiderazione dell’espressione musicale nel suo insieme che li metteva in comunicazione con tutti: i nerd, i freak, i perdenti e tutti quelli che si sentivano strani”.        

Fonte : Virgin Radio