AGI – È partito dal Circo Massimo il corteo organizzato dall’associazione ‘Non una di meno’ nel giorno della Festa della donna per manifestare contro la “violenza patriarcale”, anche per criticare la politica del governo in campo internazionale e per rivendicare i diritti del lavoro e della casa. Sono tanti, tantissimi, diverse migliaia, che hanno accolto l’invito dell’associazione trans femminista e hanno aderito al corteo dove sventolano moltissime bandiere palestinesi.
“Sciopero totale transfemminista – urla dal camion che apre il corteo una attivista – manifestiamo contro la guerra come manifestazione massima della violenza patriarcale. Scioperiamo contro il genocidio in Palestina e chiediamo l’immediato c’è stato il fuoco sul Gaza. Chiediamo la fine dell’occupazione e del sistema di apartheid e dell’occupazione coloniale in Palestina – aggiunge – oggi siamo al fianco delle donne palestinesi che ci hanno chiesto di scioperare e noi abbiamo accolto il loro appello”.
Poi aggiunge, applaudita dalle migliaia di manifestanti, “ci opponiamo alla politica economica di questo governo che favorisce i contratti precari e smantella il welfare aumentando il lavoro gratuito che pesa sulle donne e sui precari. Ci poniamo al progetto di dio, patria e famiglia delle nuove destre e ci opponiamo alle politiche sessiste e razziste di questo governo che discriminano le famiglie arcobaleno e ostacolano l’autodeterminazione delle persone e adolescenti trans”, aggiunge.
Loredana Bertè colonna sonora della marcia
Almeno 10mila manifestanti in corteo a Roma
Dati ufficiali non ce ne sono, ma le forze dell’ordine presenti su Viale Aventino, dove sta scorrendo il lungo serpentone del corteo organizzato per l’8 marzo dall’associazione transfemminista ‘Non una di meno’ spiegano all’AGI che il numero di manifestanti non è inferiore a 10.000. Il corteo, giunto all’altezza di via di San Saba, presenta infatti ancora una coda di manifestanti che all’altezza del Circo Massimo.
Fonte : Agi