Il Parco è custode di fioriture stagionali come Tulipanomania premiata a livello mondiale, le migliaia di rose sul famoso Viale delle Rose, le ninfee, dalie, piante annuali e molto altro che si alterna nel corso delle stagioni; mentre i boschi con alberi antichi e spettacolari, gli edifici storici, come l’Eremo e il Castelletto, 18 specchi d’acqua e i panorami fanno da cornice agli eventi e alle iniziative che si terranno durante la stagione.
Strepitose fioriture
Aperto tutti i giorni, festivi inclusi, dall’8 marzo al 10 novembre 2024. Nel parco si possono ammirare fioriture stagionali come Tulipanomania premiata nel 2022 come Miglior Festival di Tulipani al Mondo grazie al milione di tulipani in fiore e alle numerose iniziative collaterali, migliaia di rose che sbocciano da maggio a settembre sul chilometro del Viale delle Rose, favolose peonie e ortensie, centinaia di ninfee estive multicolore, regine dei laghetti, numerose varietà di dalie che arricchiscono il Viale delle Aiuole Fiorite, piante annuali come gli impatiens o fiori di vetro che decorano i manti erbosi.
Alberi secolari
Ma nel parco ci sono anche alberi secolari come le querce (da non perdere la Grande Quercia con oltre 4 secoli d’età), gli alberi fossili viventi come i ginkgo biloba e le metasequoie, e alberi scenografici come gli aceri giapponesi che in autunno si accendono di ocra, giallo, rosso e arancione. E poi un tocco esotico con palme e banani, esemplari di carpini bianchi e neri, tigli e paulonie, lagerstroemie, lo spettacolare corniolo che in primavera diviene un albero rosa, 40.000 esemplari di bossi sempreverdi.
Fattoria del parco
Molti gli animali che abitano nella Fattoria del parco, sempre aperta e che si trova nella zona agricola del Parco: come la gallina padovana (presidio Slow Food), il tacchino bronzato, le pecore della Lessinia, gli asini San Domenico; mentre percorrendo i prati e i viali del Parco si incontrano i picchi verdi e gli scoiattoli; negli specchi d’acqua, invece, si trovano le carpe giapponesi o koi, carassi e tartarughe.
Poggio degli Imperatori
Ma c’è anche un magnifico Labirinto: un esempio tra i più spettacolari al mondo di architettura vegetale, disegnato da Giuseppe Inga Sigurtà. Una torre sovrasta i 2500 metri quadrati di un percorso impreziosito da 1500 piante di tasso. Altri punti di interesse sono il Poggio degli Imperatori che rievoca l’incontro del 1859 degli imperatori Giuseppe I d’Austria e Napoleone III di Francia e gli edifici di fine 1700 come l’Eremo e il Castelletto, al Monumento dedicato al fondatore del Parco, Carlo Sigurtà. Chi ama i selfie: il Grande Tappeto Erboso, che custodisce al centro due Laghetti Fioriti dalle atmosfere zen, la Passeggiata Panoramica che si affaccia sulla Valle del Mincio, emissario del Lago di Garda, il Viale delle Rose, immagine simbolo del Parco, che per un effetto ottico sembra condurre al Castello Scaligero medievale di Valeggio, in realtà esterno al Giardino.
Come visitarlo
I visitatori di questo immenso patrimonio verde possono scegliere tra differenti modalità di visita: a piedi, in bicicletta con la propria oppure noleggiando la versione elettrica, a bordo del trenino panoramico, ideale per gruppi, con voce narrante che spiega i punti più salienti e che percorre l’Itinerario degli Incanti, con il golf-cart elettrico dotato di sistema di rilevamento satellitare Gps e disponibile al punto noleggio interno al Parco e che può trasportare fino a 4 persone (serve la patente di guida B).
Per maggiori informazioni: www.sigurta.it
Fonte : TgCom