L’arbitro Davide Massa è finito sotto accusa per la direzione di Real Madrid-Lipsia, non solo per il mancato cartellino rosso a Vinicius: si sarebbe rivolto in maniera diversa ai calciatori delle due squadre.
Non accennano a sfumare le polemiche per l’arbitraggio di Davide Massa durante l’ottavo di finale di Champions League tra Real Madrid e Lipsia: il 42enne fischietto italiano è finito nella bufera in Germania per il mancato cartellino rosso a Vinicius ad inizio secondo tempo, quando il brasiliano ha messo le mani al collo di Orban e lo ha spintonato a terra. Un’azione che per Massa è stata meritevole solo di un giallo. Ma al di là del singolo episodio, è stata tutta la gestione del match da parte dell’arbitro ligure ad essere criticata dai tedeschi, fino ad arrivare ad un’accusa molto dura: usare due toni diversi nel parlare ai giocatori delle due squadre.
Non ha usato giri di parole David Raum a fine partita per descrivere l’atteggiamento di Massa: “L’arbitro parlava a noi in maniera differente rispetto ai giocatori del Real, non so perché, anche noi siamo bravi ragazzi. Ho parlato con Orban, per lui era rosso, ma ora possiamo parlare tanto, siamo fuori dalla Champions… Anche molti giocatori del Madrid sono venuti da noi e ci hanno detto che avevano avuto molta fortuna“, ha spiegato il nazionale tedesco.
Insomma il direttore di gara avrebbe usato due pesi e due misure nel rapportarsi alle due squadre, con la conseguenza di trasferire questo metro anche nelle decisioni prese, che avrebbero favorito i padroni di casa, usciti indenni da una clamorosa eliminazione grazie all’1-1 finale. Nessuna malafede viene addebitata in maniera esplicita a Massa, ma più che altro l’essere stato vittima del ‘miedo escenico’, la leggendaria paura del palcoscenico che attanaglia i calciatori avversari quando scendono in campo al Bernabeu.
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Nel suo caso la conseguenza è stata – secondo l’opinione di Emmanuel Petit, ex nazionale francese oggi opinionista – l’essere stato condizionato da una “sudditanza psicologica” nei confronti della squadra più blasonata (e potente). In ogni caso, in Germania hanno pochi dubbi su come definire l’azione della mancata espulsione di Vinicius (che poi ha deciso la qualificazione andando a segno): “La scena dello scandalo“.
Fonte : Fanpage