La creazione dell’enfant terrible della moda fa tappa a Milano, al Teatro Arcimboldi dal 7 al 24 marzo 2024
L’incontro
Una risata coinvolgente, occhi vivacissimi e una vitalità sorprendente, Jean Paul Gaultier arriva a Milano con il suo Fashion Freak Show. Venti tra attori, ballerini e artisti circensi, per raccontare 50 anni di cultura Pop e per raccontare la vita dello stilista francese. Il debutto, un successo, nel 2019 alle Folies Bergère, adesso lo spettacolo arriva a Milano e Gaultier, incontrando i giornalisti, in italiano spende parole di grande affetto e gratitudine per il nostro Paese, dove ha avuto l’opportunità di dare il via al suo sogno chiamato “moda”.
Lo show, la sua vita…La sua vita, lo show
Lui in veste di autore, regista e costumista porta in scena la sua vita, il suo mondo, la cultura pop, la musica, le stravaganze, gli eccessi e quelle creazioni diventate iconiche che sono la sua firma. Un racconto che parte da quando era bambino, a suo dire timido e solitario, figlio unico, non giocava a calcio ma disegnava, amava le riviste di moda e con la nonna vedeva tanta televisione. E proprio con la nonna un giorno vede “Falbalas”, un film del 1945 di Jacques Becker, che gli fa capire di voler diventare uno stilista. Da lì poi l’incontro con Pierre Cardin e l’inizio della sua coloratissima storia nel mondo delle sfilate, fino all’addio nel 2020… Iconiche le righe bianche e blu, i suoi corsetti e i reggiseni “ad armatura” che hanno stregato anche Madonna, tutto questo viene raccontato in Fashion Freak Show.
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Impossibile non chiedergli dell’incontro con la regina del pop, ci risponde: “E’ stata una sorta di “storia d’amore!” In sintesi, lui era un suo fan, lei comprava i suoi abiti e allora un giorno JPG si è proposto… crea il cone bra e degli incredibili corsetti per la signora Ciccone, ed è subito spettacolo! E ancora cos’è la bellezza per Gaultier? Lui: “Non esiste un solo tipo di bellezza ma molti, è ovunque, basta avere gli occhi bene aperti per emozionarsi”. Jean Paul Gaultier si può definire un femminista? “In un certo senso sì, dice, sai la tasca interna delle giacche da uomo è per il portafoglio, i blazer da donna non ce l’hanno. Per me questo è uno scandalo. Quindi ho fatto la giacca per la donna con il taschino interno e quella per l’uomo senza”… Ci saluta con tanto di risata birichina perché, chi è stato un enfant terrible, lo rimane per tutta la vita, anche a 70 anni suonati… e questo ci piace moltissimo!!!
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Fonte : Sky Tg24