Ancora novità nel tormentato rapporto tra Cina e gli Stati Uniti. Secondo quanto riportato da alcune comunicazioni ufficiali, un gruppo di legislatori statunitensi ha di recente presentato un nuovo disegno di legge – il “Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act” – , che “impedisce la disponibilità di app store o servizi di web hosting negli Stati Uniti per le applicazioni controllate da ByteDance, incluso TikTok, a meno che l’applicazione non recida i legami con entità, come ByteDance, che sono soggette al controllo di un avversario straniero”. Una richiesta che arriva forte e chiara a destinazione: ByteDance deve vendere TikTok, se vuole che l’applicazione rimanga disponibile sul territorio statunitense.
A vederla così, il disegno di legge non fa altro che riprendere quanto fatto in passato da Donald Trump e Joe Biden per cercare di limitare la presenza del social cinese negli Usa. Eppure, a uno sguardo più attento, questa volta i legislatori sembrano aver adottato un approccio diverso, proponendo alla società una finestra di sei mesi per cedere il controllo di TikTok, prima che i divieti degli app store entrino in vigore. Ma non è tutto. La proposta della coalizione bipartisan propone (anche) che “le applicazioni designate debbano fornire agli utenti una copia dei propri dati in un formato che possa essere importato in un’applicazione di social media alternativa”. Quello che risulta interessante, infatti, è che il disegno di legge non riguarda solo ed esclusivamente TikTok – anche se il suo obiettivo primario è quello di toglierlo dal controllo del governo cinese -, ma anche altre app “controllate da avversari stranieri”, nel caso in cui si rivelino una minaccia per la sicurezza nazionale.
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Fonte : Wired