Stava facendo un giro dell’Africa in moto, un viaggio da sogno, lungo e tortuoso, che si è trasformato in tragedia per un 36enne veronese. Luca Falcon è morto in un incidente stradale avvenuto in Angola, una delle tappe del suo tour africano: i dettagli non sono ancora chiari, ma sembra che la sua moto si sia scontrata con un camion. Il dramma è avvenuto domenica 3 marzo, giorno successivo al 35esimo compleanno di Luca, ma la notizia è stata confermata soltanto nelle ultime ore dalla pagina Facebook di “Karma on the road”, associazione no profit fondata nel 2020 dal 36enne e dalla moglie Giulia Trabucco, impegnata nella raccolta di donazioni di protesi usate o dimesse, che poi venivano riutilizzate per dare un’opportunità di vita migliore a persone amputate nei paesi del terzo mondo, in particolare bambini africani, vittime delle guerre. Un destino crudele, perché il giovane veronese nel 2016 era già stato vittima di un gravissimo incidente in moto a Verona, nel quale aveva perso una gamba, ma proprio da quel tragico evento aveva trovato la forza di fondare l’associazione per aiutare persone che avevano subito le stesse conseguenze.
“Raggiungerò il Sud-Africa, o morirò provandoci – ha scritto la moglie Giulia su Facebook citando Falcon – o tutto o niente… e ora è con il cuore a pezzi che vi scrivo. Domenica 3 marzo, il giorno dopo il suo 35esimo compleanno, Luca è morto in un incidente con un camion in Angola. La dinamica non è molto chiara, non ho ancora il referto della polizia, ma è davvero irrilevante. Il fatto è che l’amore della mia vita non c’è più. Lui era felice, il post del suo compleanno lo dimostra, inoltre mi hanno detto che è stato istantaneo, non si deve essere accorto di niente. Almeno sappiamo che si è spento facendo ciò che amava di più nella vita: viaggiare in moto”.
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Il 4 febbraio scorso, Luca Falcon era partito in moto per un viaggio in cui da solo avrebbe dovuto raggiungere il Sudafrica. Un viaggio documentato da alcuni scatti e da alcune parole pubblicate in queste settimane sui social. Parole come quelle scritte nel giorno del suo 35esimo compleanno. “Sono tremendamente felice – ha scritto Luca Falcon – Sono felice perché il successo è essere liberi o quantomeno essere liberi di essere sé stessi. Ho intorno persone che mi vogliono bene per quello che sono e non per come si aspettano che io sia. Ho una moglie che mi ama e mi lascia i miei spazi. Sono felice perché mi sento cresciuto, non solo invecchiato. Sono felice perché a 35 anni so ancora sognare”.
Anche il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana ha espresso il suo cordoglio per la morte del 36enne: “La storia di Luca Falcon, di cui piangiamo la scomparsa, è una storia di coraggio, di uno spirito forte che ha superato le difficoltà mettendosi al servizio degli altri e facendo del bene. La sua scomparsa ci addolora profondamente. Siamo vicini alla moglie, a tutti i suoi familiari e a chi, in questi anni, è stato suo compagno di strada».
I familiari sono in contatto con l’Ambasciata d’Italia in Angola per le operazioni di rimpatrio della salma, come confermato dalla moglie sui social: “Giuro che onorerò la sua memoria – ha concluso la moglie di Luca Falcon – Il docu-film uscirà e sarà la testimonianza della sua forza, del suo immenso coraggio e di quanto lui ed io siamo riusciti a fare da soli in questi anni. Nessuno dimenticherà, io non potrò mai. Mi sto interfacciando con l’ambasciata italiana in Angola perché torni a casa il prima possibile e appena avrò notizie comunicherò dove e quando avverrà il suo funerale, che sarà civile come lui voleva”.
Fonte : Today