“Mi hanno proposto tutti i tipi di reality, da quando esistono, ma li ho sempre rifiutati. Avevo detto no anche a “Pechino”, in precedenza” ha confidato Nancy Brilli al Corriere alla vigilia del talent in onda su Sky Uno e Now a cui, alla fine, in un momento in cui “mi annoiavo: mi erano saltati due lavori, uno di seguito all’altro, ero vagamente incavolata”, ha deciso di partecipare insieme all’amico Pierluigi Iorio. L’intervista è stata anche l’occasione per parlare della carriera dell’attrice, per fare un bilancio che fosse anche professionale a pochi mesi dal suo 60esimo compleanno: “Li ho e li ho vissuti tutti, uno per uno, con i miei alti e bassi. Ora urge un cambiamento, ma è già in atto: negli ultimi dieci anni ho dovuto capire chi ero, a che punto fossi della mia vita professionale e umana” ha raccontato.
“I ruoli per le donne non sono tanti. Il cinema mi ha delusa ma Pechino mi ha fatto ricordare che ho coraggio: non voglio più aspettare, voglio fare. Ne sono in grado e voglio essere sempre più padrona del mio lavoro” ha spiegato Brilli, impegnata con il teatro in cui si sta lanciando anche nella produzione firmando un cortometraggio come regista. Il suo è un talento che sente essere stato riconosciuto fino a un certo punto, almeno nel cinema: “Da quando ho iniziato a fare televisione la proposta che mi arrivava dal cinema si è proprio fermata alle commedie, neanche tutte belle. Tantissime, però, non lo ho fatte”, ha raccontato. Difficile dire con certezza quali fossero i motivi: “Ti senti dire: eh, non sei in target. Ma che vuol dire? Non sono target rispetto a cosa? Fino a qualche anno fa poi c’era un misterioso veto che credo sia caduto, vedremo cosa succederà. Bisogna considerare che l’ultima serie che ho fatto in Rai era “Commesse” ed era vent’anni fa. Inoltre, ho preso parte solo ed esclusivamente a grandi successi. Insomma, è strano. Ma è cambiato il mondo, ora andrà molto meglio”.
Nancy Brilli ha poi riportato un aneddoto del suo passato: “Ricordo una mia conversazione con Aurelio De Laurentiis di circa 15 anni fa: gli dicevo che i produttori non scommettevano sulle donne. Mi rispose che le donne non portavano soldi al cinema a meno che non fossero nude. “Forse in Italia e con produttori come te”, gli dissi. Ecco, non ho più fatto tanti film con lui. Questa cosa delle pr non ce l’ho proprio”.
Parlando di serie tv come Commesse, appunto, o Il bello delle donne di cui è stata protagonista, l’attrice ha commentato così quei successi televisivi: “Siamo state delle pioniere. Il maschilismo nello spettacolo è ancora presente, anche se le cose stanno migliorando. Mi auguro che una giovane collega non debba più avere a che fare con le tante mani al culo che noi ci siamo dovute togliere, spero che ora non possa mai più succedere. Ma dico che mi è anche capitato di vedere il bullismo di certe colleghe con le più giovani: arrivavano a farle piangere, una cosa veramente disgustosa”. Uno solo l’augurio che si fa per questo suo prossimo compleanno: “Di essere utile e, appunto, di divertirmi: dopo tanta fatica, tante lacrime, ora voglio solo ridere”.
Fonte : Today