Come distinguere carte Pokémon false da quelle autentiche? In un quarto di secolo, questi pezzi da collezione sono diventati così popolari da dominare le classifiche del settore su eBay e spingersi fino a prezzi da diverse decine se non centinaia di migliaia di euro per gli esemplari più rari. Per beni così richiesti e apprezzati non è dunque sorprendente che i falsi abbondino, traendo in inganno collezionisti non così esperti. Il portale Indivisible Game ha stilato cinque consigli pratici da seguire per evitare truffe.
- Controllare la qualità dei materiali e dei colori – il cartoncino non deve essere troppo sottile, la superficie è di solito lucida con sfumature vibranti e senza sbavature. Possibili indizi di non autenticità sono porzioni di immagini un po’ sgranate con colori spenti, come se fossero stampate tramite sistemi non professionali magari plastificate in casa. Le vere carte con effetto brillantina possono anche presentare un leggero rilievo quando si scorre col polpastrello.
- Attenzione al testo – così come i tentativi di scam che si ricevono quotidianamente nella casella di posta elettronica, il testo delle carte contraffatte può presentare errori grammaticali, nomi errati dei Pokémon oppure formattazione non ordinata o disallineata. Inoltre, le parole devono risultare (anche in questo ambito) ben stampate e leggibili, non sgranate.
- Le discrepanze delle carte olografiche – uno dei particolari più difficili da contraffare è sicuramente l’ologramma delle carte speciali, che conferisce riflessi e effetti grafici unici e particolari brillanti. Quelle false risultano piatte, senza profondità, con dettagli poco curati e con un effetto bidimensionale, quando si osservano da varie angolazioni.
- Controllare le dimensioni – soprattutto per le carte più costose e preziose non è esagerato armarsi di righello e calibro per controllare che le dimensioni siano coerenti con quelle ufficiali, in modo particolare anche lo spessore. Si può anche utilizzare una lente di ingrandimento per controllare che tra le due facce (anteriore e posteriore) sia presente un sottilissimo strato scuro che conferisce la giusta rigidità alla struttura e può indicare un fake molto facilmente se assente.
- I dettagli inverosimili – per accalappiare collezionisti poco esperti degli oltre 1000 mostriciattoli, alcune carte false la sparano troppo grossa, per esempio con valori e statistiche impossibili come un HP superiore ai 340 (prerogativa di pochissime e ben note carte). Quando si è pronti ad acquistare, è bene controllare che la carta non presenti informazioni inventate.
Va da sé che distinguere carte Pokémon false da quelle reali è possibile verificare le immagini delle inserzioni con la ricerca inversa su Google Immagini (si deve caricare il file cliccando sull’icona della fotocamera). Per la massima tranquillità può essere utile rivolversi a carte “gradate” ovvero con certificazione di autenticità e di livello di valore e stato di conservazione emessi da enti come PSA, Graad oppure BGS.
Fonte : Wired