Bimbi morti di fame, perché Meloni rischia in Abruzzo, primo tunnel sottomarino in Italia, le due coltellate di Makka e le altre notizie da sapere per iniziare la giornata

Buongiorno dalla redazione di Today.it. Ecco Start, le notizie da sapere per iniziare la giornata: è martedì 5 marzo 2024.

VIA LIBERA A TRUMP. La Corte suprema Usa conferma l’eleggibilità di Donald Trump in Colorado: non spetta agli Stati decidere se qualcuno possa o meno correre per la presidenza, questo il senso della sentenza. I giudici volevano escluderlo per l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Non ci sono più dubbi: sarà Biden contro Trump e la campagna elettorale presto entrerà nel vivo. Intanto gli eredi di Sinéad O’Connor hanno chiesto a “The Donald” di smettere di usare la sua musica durante i comizi. L’immortale canzone “Nothing Compares 2 U” stava diventano uno degli inni dei trumpiani: “Sinéad ne sarebbe stata disgustata”.

BIMBI MORTI DI FAME. “Abbiamo segnalazioni di famiglie che si cibano di mangime per animali. Donne che danno alla luce bambini malnutriti con poca o nessuna assistenza medica”, ha detto la vice presidente Usa Kamala Harris. Il sostegno totale a Nethanyau però, nei fatti, non si ferma. A Gaza non c’è più cibo e le famiglie sono costrette a mangiare uccelli, foglie degli alberi, persino i resti di cibo già mangiati dai topi. Chi non morirà per le bombe teme di morire di fame. Almeno 15 bambini sono morti per malnutrizione e disidratazione nel solo ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia. Morti “prevedibili e del tutto prevenibili” per l’Unicef.

TUTTI IN ABRUZZO. Il governo si sposta in Abruzzo, al completo, per gli ultimi lampi di campagna elettorale. Domenica si vota. Il presidente in carica, Marsilio, ipermeloniano, è davanti, è favorito nei sondaggi (che ora non si possono più diffondere). Il centrosinistra, unito nel sostenere il candidato D’Amico, punta alla rimonta con “l’effetto Sardegna”. E ha trovato la ricetta “facile” per scaldare i toni e abbassare l’astensionismo (gli esperti avvisano che se migliaia di indecisi vanno alle urne, tutto diventa impronosticabile): Marsilio è l’unico governatore pendolare nella storia, non vive in Abruzzo ma a Roma. L’opposizione attacca: “L’autista pagato con soldi pubblici lo va a prendere a Roma, quanti chilometri ha macinato a nostre spese? Non vive il territorio, non sa nulla di noi”. 

MAKKA FUORI. Non c’è pericolo di fuga, tanto meno di commettere un altro omicidio: Makka Sulaev resterà agli arresti domiciliari nella comunità protetta dove è ospite. Niente carcere. La ragazza, diciottenne, ha confessato di aver ucciso il padre a coltellate a Nizza Monferrato (Asti), nel tentativo di difendere se stessa e la madre dopo anni di vessazioni. La battaglia legale sarà sull’accusa di omicidio. La studentessa ha inferto al padre Akhyad, 50 anni, due coltellate a distanza di tre minuti l’una dall’altra. I tempi dilatati rendono più fragile, ma non impossibile, l’ipotesi della legittima difesa.

PRIMO TUNNEL SOTTOMARINO. Al via i lavori del primo tunnel sottomarino in Italia, a Genova. Sarà il più grande, per diametro, in Europa e quarto al mondo. La galleria subportuale sarà un’arteria fondamentale per l’attraversamento della città, sulla direttrice Ponente-Levante, facendo risparmiare ai genovesi più di un milione di ore di viaggio ogni anno. Il tunnel sarà lungo 3,5 chilometri, con due gallerie principali separate, una per ogni direzione di marcia, dove i veicoli potranno viaggiare a 70 chilometri orari. La profondità massima sarà di 45 metri sotto il livello del mare. L’apertura al traffico è prevista per il 2029.

I RUSSI AVANZANO. Dopo mesi di stallo pressoché totale, la linea del fronte in Ucraina si muove. Sul terreno Mosca ha la meglio in questa fase: i russi avanzano dopo aver sfondato ad Avdiivka. Ma gli ucraini puntano sui cieli: in poche settimane hanno abbattuto 15 caccia russi, e hanno anche cancellato il dominio russo sul Mar Nero con i droni navali. Qui vi abbiamo spiegato come potrebbe finire la guerra in Ucraina.

Vi segnalo inoltre, in breve:

HA VINTO TODDE. Solo ieri, a otto giorni dalle elezioni, è terminato il lungo scrutinio delle 751.296 schede degli elettori sardi: vantaggio per Alessandra Todde (sostenuta da M5s e Pd) di circa 1.600 voti su Paolo Truzzu (centrodestra). Sempre più improbabile un riconteggio.

MAR ROSSO. Oggi via libera bipartisan per la missione “Aspides” nel Mar Rosso, l’operazione decisa dall’Ue per proteggere il passaggio delle navi mercantili nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi sarà approvata a larga maggioranza: è a rischio il 16% del nostro export, ma non solo: ora i cargo puntano verso il Nord Europa mettendo a rischio (in prospettiva) anche il sistema portuale italiano: si parla di migliaia di posti di lavoro.

OSTAGGI A GAZA. Hamas sostiene che “non ci sono reali progressi” nei colloqui sugli ostaggi. Il gruppo islamista dice che “è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo, chi è morto per i raid israeliani o per fame a causa del blocco israeliano”.

BRIGATE ROSSE. E’ morta Barbara Balzerani, la maestrina di Colleferro, la primula rossa delle Brigate rosse, l’ultimo leader brigatista a essere arrestata, nel 1985. Mai pentita, mai dissociata, era presente in via Fani. Nel 2006 aveva ottenuto la libertà condizionale, nel 2011 quella definitiva.

BEZOS SUPERA MUSK. Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, torna a essere nuovamente la persona più ricca del mondo, scavalcando Elon Musk e balzando in cima al Bloomberg Billionaires Index per la prima volta dal 2021. Il patrimonio netto di Bezos ammonta a 200 miliardi di dollari. La ricchezza personale di Musk è, invece, di 198 miliardi di dollari.

SCUDETTO INTER. L’Inter vince con il Genoa per 2-1, è +15 dalla Juventus, quando mancano 11 giornate alla fine del campionato. Stasera torna la Champions League, la Lazio sarà impegnata in trasferta a Monaco contro il Bayern, battuto all’andata per 1-0 (diretta tv su Sky ma anche in chiaro su Canale 5).

IL DIRITTO DI ABORTIRE. La Francia diventa il primo Paese al mondo con in Costituzione il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Per l’occasione, un messaggio sulla Tour Eiffel, “mon corps, mon choix“, “mio il corpo, mia la scelta”. Protesta la Chiesa, secondo cui “non può esserci un diritto a sopprimere una vita umana”. Ma nella laica Francia, dove la separazione tra Stato e Chiesa è un modello senza pari, e dove, come in Italia, chi vuole abortire deve superare ostacoli pratici sempre crescenti, quel che dice il Vaticano ha un peso relativo. Una frase del genere sul Colosseo sarebbe semplicemente impensabile.

Tour Eiffel

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Fonte : Today