Già il trailer di Italia Shore, col suo tripudio di tatuaggi titanici, costumi da bagno esclusivamente leopardati, pettorali lampadati, unghie distopiche, discoteche truzze e urla di entusiasmo assolutamente immotivato, è tutto un programma. Come s’intuisce dal titolo, dal 4 marzo su Paramount+ (e dal 10 marzo su Mtv) arriva anche nel nostro paese il format che da decenni ha fatto saltare la diga dei tamarri in tv. In principio fu Jersey Shore, che nel 2009 inaugurò questi programmi basati sul mettere nella stessa casa un gruppo di ragazzi e ragazze dalla personalità forte, dagli stili di vita eccessivi e soprattutto “de na certa classe” (come sintetizzato anche nel trailer nostrano). Cosa dovevano fare questi sgargianti protagonista? Nulla, se non perdere tempo, divertirsi, possibilmente tentare di accoppiarsi o ancora meglio litigare strappandosi le extension o i piercing ai capezzoli. In altre parole, tremendo anatema dei nostri tempi: “essere sé stessi”.
Dopo il primo programma con protagonisti bistecconi e bisteccone del New Jersey, sono venuti svariati spin-off variamente geolocalizzati: Geordie Shore nel Regno Unito, Gandia Shore in Spagna, Warsaw Shore in Polonia, Acapulco Shore in Messico e così via. Ma potevamo noi non dare degna rappresentanza alla nostra tamarranza nazionale? Certamente no, soprattutto se tra i nostri mirabolanti talenti ci sono potenziali star geniali che pronunciano frasi tipo: “La mia vita si basa sulla ricerca del pesciolone”. Dodici ragazzi e ragazze, un po’ la meglio gioventù dei nostri litorali e dei nostri centri abbronzatura, sono dunque al centro dei diversi episodi di Italia Shore, in cui – come prevede il rituale – si tuffano in piscina, fanno shottini in discoteca, si minacciano di morte. Ma soprattutto, a quanto pare, inciampano da soli sui propri piedi.
A dare un tocco di localizzazione in più al programma ci sono Matteo Diamante (già protagonista di Ex on The Beach, Isola dei Famosi e Grande Fratello Vip) in qualità di host della casa e di Tony IPants (content creator, youtuber e speaker noto sul web) che invece fa da voce narrante a tutte le vicende. Colonna sonora per il lancio dello show è invece il brano cult Supercafone portato al successo da Piotta e che celebra quest’anno 25 anni. È forse proprio questa canzone a darci la chiave di lettura semiseria come Italia Shore, campionario dei nostri peggiori incubi cafonal ma anche specchio in cui osservare bonariamente i difetti che, in fondo in fondo, sono anche i nostri.
Fonte : Wired