Le dune sono parte integrante del fascino che caratterizza i deserti sabbiosi. Ne esistono di diverse tipologie, con le dune a stella che sono considerate fra le più alte e le più spettacolari strutture di cui il vento è artefice. Due ricercatori della University College di Londra e della Aberystwyth University (Regno Unito) hanno per la prima volta calcolato l’età di una duna a stella che si trova in Marocco, nel deserto del Sahara. Alcuni campioni estratti dalla base della duna, che misura 100 metri in altezza e 700 in larghezza, risultano risalire a circa 13mila anni fa, mentre le parti più in alto sembrano essere decisamente più giovani. I risultati dello studio sono stati appena pubblicati su Scientific Reports.
Come si formano le dune
In generale, è il vento l’artefice di questo tipo di strutture, ad eccezione delle dune subacquee, che si trovano sui fondali di oceani, canali e fiumi, e alla cui formazione contribuiscono invece le correnti di acqua. Come spiega una pagina del National Geographic dedicata questo tema, le dune sabbiose sono caratterizzate da un lato esposto al vento e da uno sottovento, definito “slipface”, o lato di scivolamento. Se consideriamo la classificazione che si basa sulla loro forma, esistono cinque tipologie di dune: le dune a forma di “C”, quelle a stella, le dune lineari, quelle a cupola e quelle a parabola. La forma a stella è quella che caratterizza le dune del deserto del Sahara.
“Le dune a stella si formano in aree con regimi di vento complessi, ovvero venti che soffiano da direzioni diverse”, spiega su Reuters Charlie Bristow, ricercatore onorario presso il dipartimento di scienze della Terra della University College di Londra e primo autore dello studio. “Le dune stellate – scrivono gli autori nel testo dell’articolo -, talvolta note anche come dune piramidali per la loro forma, sono il tipo più grande e complesso di duna sabbiosa del deserto. Hanno una forma piramidale e bracci radianti e sono diffuse nei deserti moderni, compresi i mari di sabbia in Africa, Arabia, Cina e Nord America, nonché su altri corpi del sistema solare come Marte e Titano [una delle lune di Saturno, nda]”. Le dune a stella sono probabilmente le più alte della Terra, si legge ancora nello studio: quelle del deserto di Badain Jaran, in Cina, possono raggiungere i 300 metri di altezza.
Lo studio
La duna analizzata nello studio si trova in Marocco, e precisamente nell’Erg Chebbi – “erg” indica un’area desertica caratterizzata dalla presenza di molte dune. Localmente è conosciuta come Lala Lallia, che in berbero significa “il punto sacro più alto”.
Dopo aver determinato la struttura degli strati interni alla duna grazie a una tecnica non invasiva chiamata Ground Penetrating Radar, che si basa sull’utilizzo di onde elettromagnetiche, i ricercatori hanno estratto dieci campioni di sabbia lungo l’asse principale della duna. Questi sono stati sottoposti a un metodo di datazione ottica noto come optically stimulated luminescence, che in sostanza quantifica il tempo trascorso dall’ultima volta che un certo minerale (in questo caso il quarzo presente nella sabbia) è stato esposto alla luce del sole.
Ne è emerso che i due campioni più antichi, estratti in prossimità della base, risalgono a circa 13mila anni fa. Un altro campione proveniente dalla basa della duna, prelevato in un punto che si trova più a est rispetto agli altri due, risale invece a circa 9.500 anni fa. Dopodiché sembra esserci stato un intervallo di circa 8mila anni nell’accumulo netto di sedimenti, visto che gli strati immediatamente superiori risultano risalire a circa 900 anni fa, fino a un’età che si aggira attorno ai 150 anni per i sedimenti di sabbia che si trovano in prossimità della cima.
I ricercatori hanno inoltre misurato la velocità e la direzione con cui la duna si sposta: Lala Lallia migra in direzione ovest, spostandosi in media di circa 50 centimetri ogni anno.
Fonte : Wired