Effetto Sardegna, cala il consenso di Giorgia Meloni. Oggi il “campo largo” avrebbe la maggioranza

Il voto in Sardegna, che ha visto prevalere la candidata del Campo Largo, Alessandra Todde (anche dopo le operazioni di riconteggio) sembra aver galvanizzato l’elettorato dei partiti di opposizione e frenato quelli della maggioranza che sostiene il governo Meloni, una tendenza non nuova ai flussi elettorali che potrebbe accentuarsi qualora anche in Abruzzo, il prossimo 10 marzo, prevalesse il candidato del centrosinistra Luciano D’Amico, dato in forte rimonta nelle ultime settimane.

È quanto emerge dal periodico sondaggio di Quorum / YouTrend per Sky Tg24 datato 4 marzo. Fratelli d’Italia resta la prima forza politica attestandosi al 27,1 per cento, ma arretra dell’1,3 per cento rispetto alla rilevazione del 29 gennaio. Alle sue spalle, cresce il Partito Democratico di Elly Schlein che si attesta al 19,9 per cento segnando un + 0,7 per cento rispetto alla precedente rilevazione; ma il balzo in avanti più rilevante lo registra il Movimento 5 Stelle: il partito della nuova presidente sarda sale al 15,9 per cento, con ben 2,3 punti di crescita. Nell’alleanza guidata dai dem, crescono sia Alleanza Verdi Sinistra al 4,6 per cento (+0,3) che +Europa al 3,4 per cento (+0,8). Se si votasse oggi e il cosiddetto “campo largo” si presentasse unito alle elezioni, supererebbe il centrodestra nei consensi, anche senza l’appoggio dei centristi di Azione e Italia Viva.

Salvini continua a perdere consensi

Non si ferma l’ormai costante calo della lega di Matteo Salvini, che ogni mese che passa lascia qualche decimale per strada. Secondo Quorum / YouTrend, il Carroccio sarebbe all’8,1 per cento, 1,2 punti in meno rispetto al mese precedente. Nel centrodestra è stabile Forza Italia che con il 6,6 per cento guadagna un decimale. Cifre da prefisso telefonico per Noi Moderati, fermi allo 0,7 per cento, quasi un punto percentuale in meno dall’ultima rilevazione.

Quorum YouTrend per sky Tg24

Nel complesso, il centrodestra avrebbe oltre un punto in meno rispetto alle elezioni politiche del 2022, il centrosinistra quasi due punti in più, mentre il partito di Giuseppe Conte confermerebbe il risultato. Al centro, come emerso già in altre rilevazioni degli ultimi mesi, la divisione tra Carlo Calenda e Matteo Renzi rischia di tenere entrambi sotto la soglia del 4 per cento necessario per ottenere l’agognato quorum alle elezioni europee di giugno. Azione al momento sarebbe al 3,7 per cento, seguita da Italia Viva al 3,5 per cento.

Solo il 36 per cento condividel l’operato del governo Meloni

La flessione dei principali partiti del centrodestra fa calare inesorabilmente anche la fiducia nell’esecutivo. Solo il 36 per cento degli intervistati ha espresso un parere positivo sull’operato del governo, mentre il giudizio è negativo per il 57 per cento del campione. Nella classifica che misura la fiducia nei leader, alle spalle del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si conferma Giuseppe Conte con il 37 per cento, a una misura dalla premier che si ferma al 36 per cento e con ben 10 punti di distacco rispetto a Elly Schlein.

fiducia leader quorum youtrend

Solo il 38 per cento degli elettori pensa invece che il governo arriverà a fine legislatura: per il 15 per cento cadrà tra il 2025 e il 2026, per il 12 arriverà solo fino alla fine del 2024, per il 10 per cento reggerà fino alle elezioni europee e all’inizio dell’estate, mentre per il 6 per cento non arriverà alle ferie d’agosto.

Fonte : Today