In Italia il 43% ragazzi e il 36% ragazze sono in sovrappeso

AGI – Sono 37 milioni i bambini sotto i 5 anni colpiti da sovrappeso. Lo rileva l’Unicef, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità: in Europa meridionale la percentuale di bambini (0-5 anni) sovrappeso raggiunge l’8,3%, rispetto alla media totale del 5,6%. I tassi stimati di bambini e giovani fino a 19 anni in sovrappeso/obesi nel 2019 nell’Unione Europea variano dal 20-25% in Estonia, Lettonia e Lituania al 40% circa a Cipro e in Grecia. L’Italia è al quarto posto nell’Unione Europea tra i ragazzi (0-19) più colpiti, con una percentuale intorno al 36% per le femmine e al 43% per i maschi.

 

Secondo il rapporto ‘Levels and trends in child malnutrition’, le stime congiunte sulla malnutrizione dei bambini di Unicef, Oms e Gruppo della Banca Mondiale, in Asia erano 17,7 milioni i bambini sotto i 5 anni in sovrappeso, in Africa 10,2 milioni, in America Latina e Caraibi 4,2, in Europa 2,6 milioni, in Oceania 0,2 milioni. Nei Paesi a reddito alto e medio-alto, dove vive il 31% di tutti i bambini del mondo sotto i 5 anni, è concentrato il 48% di tutti i bambini colpiti da sovrappeso. Secondo il recente rapporto, la condizione dei bambini nell’Unione Europea, l’incidenza dell’obesità e del sovrappeso è diventata una delle principali preoccupazioni all’interno dell’Ue e a livello globale: un’alimentazione adeguata, osserva l’Unicef, “è un diritto umano fondamentale per ogni bambino e un percorso verso un futuro più sano.

 

Purtroppo, l’ambiente alimentare in cui vivono oggi milioni di bambini rappresenta una minaccia crescente per la loro salute e il loro benessere. Milioni di bambini oggi mangiano troppo cibo sbagliato. Ciò contribuisce a un rapido aumento del sovrappeso e dell’obesità nei bambini, con conseguenti problematiche di salute gravi e a lungo termine”. In particolare, il marketing del ‘cibo spazzatura’, “sfruttato e non regolamentato, svolge un ruolo enorme in questa crisi ed è direttamente collegato all’aumento del sovrappeso, dell’obesità e delle cattive condizioni di salute dei bambini”, osserva l’Unicef, e raggiunge i bambini attraverso la pubblicità su carta stampata, la televisione e gli spazi online.

 

“Abbiamo la possibilità di trasformare i sistemi alimentari e garantire a tutti i bambini, indipendentemente dal luogo in cui vivono, un accesso equo a opzioni più sane e nutrienti che favoriscano il loro benessere fisico e mentale. Altrettanto importante è la necessità di aprire un dialogo empatico sul sovrappeso e l’obesità. Incolpare gli individui per il loro peso è controproducente e può avere un impatto negativo sulla salute emotiva e fisica dei bambini che vivono in sovrappeso e obesità. L’obesità durante l’infanzia è sempre più associata al bullismo e allo stigma, che mettono a dura prova la salute mentale dei bambini e li scoraggiano dall’adottare abitudini sane. Dobbiamo fare tutto il possibile per favorire un ambiente favorevole e destigmatizzare l’obesità”, conclude l’Unicef Italia che, in occasione di questa Giornata mondiale, ha curato la versione italiana del vademecum per i genitori dal titolo ‘Sei consigli su come educare tuo figlio a una sana alimentazione’.

Fonte : Agi