Videogame: le forze armate degli Stati Uniti cercano reclute tra i gamer

Ti piacciono i videogame di combattimento e sparatutto come Call of Duty o Fortnite? Allora arruolati! Potrebbe essere sintetizzata così la campagna di reclutamento che l’esercito degli Stati Uniti sta mettendo in atto sul web. Al fine di ovviare al calo di personale militare degli ultimi anni, le forze armate americane – che dopo la guerra in Vietnam possono contare solo sui volontari – puntano ai gamer. Rivolgersi agli appassionati di videogiochi è una chiara strategia di marketing per provare ad attirare giovani interessati alla tecnologia e alle innovazioni sempre più presenti anche negli scenari bellici, ma alcune associazioni pacifiste protestano per l’età del target coinvolto. Persino alcuni veterani hanno criticato i metodi di reclutamento dell’esercito degli Stati Uniti fra i giovani gamer perché non etici, ma ciò non ferma la presenza nel settore videoludico delle forze armate statunitensi.

Il team esport della marina

L’avvicinamento ai giovani videogiocatori da parte dei militari americani è iniziato con la formazione di un team di esport ufficiale. Nel 2019, è nato il team Goats & Glory composto da personale della marina: 12 marinai arruolati che lavoravano come ufficiali di volo, tecnici del sonar e persino un assistente del cappellano, sono ora giocatori professionisti di Call of Duty e Rocket League. La squadra partecipa spesso a tornei nazionali e organizza visite nelle scuole, dove si cimenta anche in giochi come Mario Kart o Tekken. Nei post sui social, si vedono i membri di Goats & Glory scherzare con bambini e alunni delle scuole dove l’esercito ha organizzato degli eventi. Secondo un’inchiesta del quotidiano inglese Guardian, la marina destina annualmente il 3%-5% del suo budget di marketing alle iniziative di esport. Questo ammonta a 4,3 milioni di dollari dall’ottobre 2022 al settembre 2023, secondo le informazioni di bilancio ottenute tramite una richiesta di accesso agli atti.

Nel 2019 abbiamo fatto un’analisi approfondita di dove stavamo spendendo i nostri soldi, guardando dove si trova la prossima generazione“, ha detto il tenente Aaron Jones, capitano della squadra di esport della marina. “È qui che si trovano – continua Jones -. Che si tratti di Twitch, YouTube o Facebook Gaming, questo è ciò che amano“. Queste piattaforme, però, sono popolari tra i minorenni e l’esercito punta deliberatamente sui giochi che li attraggono. Se gli sforzi di reclutamento dell’esercito avranno successo, questi adolescenti finiranno per applicare alla guerra le abilità che hanno affinato giocando ai videogame che amano. Pilotare droni per uccidere da lontano o imbracciare un’arma potrebbe diventare il passo successivo dopo aver provato le stesse azioni tramite un joystick.

Le proteste contro l’esercito

L’esercito è già stato accusato di pratiche di reclutamento non etiche durante i suoi stream su Twitch, tra cui la censura di domande sui crimini di guerra nella sua chat e l’organizzazione di finti giveaway per attirare spettatori e possibili reclute. La deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez ha proposto un divieto di reclutamento su Twitch che non è stato approvato. L’esercito ha comunque smesso di trasmettere sulla piattaforma, ma il reclutamento di videogiocatori è continuato. Le squadre di esport dell’esercito e della marina organizzano tornei per alcuni dei giochi più popolari tra i giovani, tra cui Fortnite e Valorant.

L’aeronautica e la guardia costiera hanno formato squadre di esport proprie, mentre il corpo dei Marines ha stretto una collaborazione con degli influencer nel campo dei videogame. I giovani fan riferiscono di essere stati presi di mira con annunci di reclutamento che rispecchiano la grafica dei loro giochi preferiti. Ufficialmente, l’esercito americano non recluta persone di età inferiore ai 17 anni. Per reclutamento si intende il processo formale di firma di un accordo legalmente vincolante per l’arruolamento. Tuttavia, le forze armate fanno pubblicità e interagiscono direttamente con i minorenni ai fini del reclutamento militare. Inoltre, i reclutatori possono parlare ai bambini nelle scuole.

Fonte : Wired