Al governo Meloni piace viaggiare: voli di Stato da record

Il governo Meloni fa record di voli di Stato. Dopo le critiche passate per l’abuso degli “aerei blu” usati per costosi viaggi dedicati a ministri e presidenti del consiglio, questo governo supera tutti i precedenti per numero di voli in un anno: secondo i dati della presidenza del consiglio, nel 2023 sono stati 165, rispetto ai 157 del 2022 e ai 126 del 2021. In particolare, colpisce la scelta di alcuni ministri per l’uso dell’aereo su brevi distanze o per tratte coperte da voli di linea. Eppure le leggi in materia dicono il contrario.

I ministri del governo Meloni che viaggiano di più: i dati

Alcuni ministri del governo Meloni viaggiano più di altri, specie per il loro ruolo. E dunque il primato non può che andare al ministro degli Esteri: secondo i dati pubblicati dalla presidenza del Consiglio ed elaborati da Today.it, Antonio Tajani nel 2023 ha usato per 43 volte i voli di Stato.

Nella speciale classifica seguono Adolfo Urso (25), Guido Crosetto (24), Matteo Piantedosi (15), Raffaele Fitto (11), Francesco Lollobrigida (9), Giancarlo Giorgetti (7), Matteo Salvini, Andrea Abodi e Annamaria Bernini (5), Giuseppe Valditara e Daniela Santanché (3).

In generale, nel 2022 i voli di Stato sono stati 157 e quasi tutti operati governo Draghi. Nel 2021 erano 126 divisi sempre tra governo Draghi e due mesi di Conte II, mentre nel 2019 – senza contare l’anno delle restrizioni covid – il governo Conte I ne ha effettuati 49. Bisogna ricordare che nei voli di Stato figura una piccola percentuale di voli urgenti fatti per motivi sanitari o umanitari.

Dove vanno i ministri: voli di Stato per spostamenti da fare in treno

A volte gli spostamenti dei ministri non sono sembrati giustificati dall’uso di voli di Stato. Secondo Repubblica gli aerei sono stati presi anche in occasione di eventi programmati con largo anticipo, quindi non urgenti, per coprire tratte brevi o servite da voli di linea.

Ad esempio la ministra Santanché prenderà un aereo della flotta in dotazione a palazzo Chigi per andare  a Berlino per inaugurare il padiglione dell’Italia alla fiera internazionale del turismo, tratta servita da numerosi voli giornalieri da Roma e Milano. Il ministro delle imprese e del made in Italy Urso, invece, tra marzo e giugno ha usato voli di Stato per fiere, inaugurazioni e convegni a Verona, Foggia e Genova. Come si vede da un elenco dei viaggi di marzo pubblicato sotto, colpisce il viaggio del ministro Abodi a marzo da Roma a Rimini per una visita a San Marino o quell del ministro Tajani da Roma a Venezia. 

I dati sui voli di Stato del governo Meloni: l'elenco dei viaggi dei ministri a marzo 2023

Il ministro dell’istruzione e del merito Valditara a settembre ha chiesto un volo Roma-Reggio Calabria per l’inaugurazione di una scuola a San Luca, mentre il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani l’ha usato per presenziare all’abbattimento di un palazzo a Crotone. 

Come funzionano i voli di Stato e quando si possono usare

I voli di Stato sono regolati da una legge “anti-spreco” approvata durante il governo Monti. Innanzitutto, l’elenco deve essere pubblico a eccezione dei voli  relativi al presidente della Repubblica, presidente del Consiglio e ai presidenti di Camera, Senato e Corte costituzionale.

I voli di Stato devono essere autorizzati, soprattutto con riferimento agli impegni internazionali, e resi pubblici, a eccezione di quelli segreti per ragioni di Stato. Secondo questa direttiva i ministri possono chiederli solo in casi “eccezionali” per “comprovate, imprevedibili e urgenti esigenze di trasferimento connesse all’efficace esercizio delle funzioni istituzionali”, quando è impossibile prendere un mezzo alternativo. In ogni caso, “non è ammessa la concessione del trasporto aereo di Stato per i ministri per le tratte sulle quali sia presente trasporto ferroviario e tale servizio risulti idoneo con gli impegni istituzionali”.

Fonte : Today