Checci Gori è tornato a casa, come sta l’ex produttore cinematografico

Vittorio Checchi Gori sta molto meglio e pensa già a cosa farà quest’estate. “Mi sto organizzando per trovare un posto dove trascorrere qualche giorno al mare, dove possano venirmi a trovare gli amici e adatto ad ospitare i miei cani”, ha spiegato al Corriere della Sera l’ex produttore cinematografico. Cecchi Gori è stato ricoverato per circa venti giorni al Policlinico Gemelli di Roma per una grave insufficienza respiratoria.

“Sto bene, devo ringraziare il professor Massimo Antonelli, a capo della Terapia intensiva del Gemelli che ha capito subito le criticità e mi ha dato la terapia giusta. Si deve parlare bene della sanità pubblica, ci sono eccellenze straordinarie”, ha dichiarato Vittorio. 

Del giorno del malore si ricorda poco o nulla: “Non riuscivo a stare in piedi, avevo la pressione bassissima, poi ho solo qualche immagine del reparto d’ospedale. Non era la prima volta che mi ricoveravo lì. E quando esco dico a tutti: “Grazie, sono ancora vivo. E grato anche a mia madre Valeria, una tempra incredibile, se non avesse fumato tutta la vita, sarebbe ancora qui”.

Come produttore cinematografico ha lavorato con molti degli attori noti. Quelli che ricorda con maggiore affetto sono Benigni, Troisi e De Niro, “ma – ha rivelato – a parte il povero Massimo che non c’è più, non sento nessuno. Dopo le mie vicende giudiziarie si sono allontanati quasi tutti. Ma il cinema resta il mio mondo e quello americano si ricorda ancora di me. A Hollywood c’è ancora un parcheggio riservato a mio nome e ho appena votato per l’Oscar perché sono nella giuria”. E con orgoglio fa sapere di aver votato per “La zona d’interesse”, di Jonathan Glazer, e “Poor Things”.

Rita Rusic e Valeria Marini sono state le donne più importanti della sua vita e negli ultimi anni sono sempre state al suo fianco, però adesso qualcosa è cambiato: “Sì è vero, loro sono presenti nella mia esistenza, ma oggi molto meno che in altri momenti”.

Fonte : Today