Gofoundme
Kevin Monahan ha sparato al collo a Kaylin Gillis lo scorso aprile: l’unica colpa della 20enne è stata quella di entrare nel vialetto della casa di campagna dell’uomo assieme agli amici. Il gruppo si stava recando a una festa, ma ha sbagliato indirizzo, imboccando dunque l’ingresso dell’appartamento del 66enne, situato nella piccola città di Hebron (Stato di New York). Gli amici della vittima hanno testimoniato al processo di non aver visto alcun cartello che indicava una proprietà privata.
L’uomo è stato dichiarato colpevole a gennaio di omicidio di secondo grado. Si è rifiutato di parlare in aula, ma i suoi avvocati hanno sostenuto la tesi del colpo mortale sparato accidentalmente da un fucile difettoso lasciato cadere. Per i pubblici ministeri, invece, ha agito spinto dalla rabbia, oltre ad aver manomesso delle prove. Per questo, per lui hanno chiesto il massimo della pena e l’hanno ottenuta: è stato condannato a 25 anni di prigione.
Secondo la giuria, l’uomo ha quindi agito in modo sproporzionato, rispetto all’effettivo pericolo. Kaylin Gillis e gli amici erano in difficoltà, hanno sbagliato strada, ma hanno avuto appena il tempo di accorgersene e tornare indietro. Il 66enne ha sparato: ha dichiarato che in quel momento si è sentito preso d’assedio da parte di intrusi. Sono partiti due colpi di arma da fuoco, verso il portico d’ingresso: il secondo ha raggiunto la 20enne mentre era già entrata in auto, un SUV guidato dal suo fidanzato.
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Quest’ultimo, sconvolto, ha detto che mai riuscirà a perdonare l’aggressore. L’uomo era particolarmente ossessionato dai ladri, dalle presenze che vedeva aggirarsi attorno alla sua proprietà. Alcuni vicini hanno riferito di averlo visto, nel tempo, sempre più agitato e preoccupato, dalle persone che vedeva nel suo vialetto. “Ha afferrato il suo fucile per farli andare via il più velocemente possibile e non gli importava se sarebbero rimasti feriti o uccisi” ha detto il vice procuratore distrettuale Christian Morris alla fine di gennaio. Distrutto il padre della vittima, Andrew Gillis: “Ogni giorno ci svegliamo con la dura realtà che lei non è più qui. Non vedremo mai il suo bel viso, né sentiremo le sue risate“.
Su Gofoundme subito dopo la morte della ragazza è stata aperta una raccolta fondi: “I dollari raccolti attraverso questo fondo andranno direttamente alla famiglia Gillis per essere utilizzati per le spese del funerale di Kaylin e per eventuali necessità finanziarie immediate. Hanno anche intenzione di istituire una borsa di studio in sua memoria“.
Fonte : Fanpage