Formula 1, il drone di RedBull che tiene il passo di una monoposto

Il risultato è stato l’ormai battezzato Rocket Drone. È stato nuovamente messo alla prova a Silverstone, ma questa volta la sua missione era seguire la RB20 guidata da Verstappen, descritto come uno dei piloti più veloci della storia recente della F1. Nonostante la presenza della pioggia, il drone è riuscito a superare le aspettative.

È stato frenetico. Abbiamo filmato le auto di Formula 1 durante i test, quindi in un certo senso sapevamo cosa aspettarci. Il giorno in cui abbiamo girato, avevamo solo una ripresa e c’erano molti spruzzi che provenivano dall’auto, il che ha reso le cose più difficili. Si tratta di un’auto nuova di zecca e di un pilota diverso da quello con cui ci siamo esercitati, quindi non avevamo idea di quale sarebbe stata la velocità. È stato necessario adattarsi per quell’unica ripresa, improvvisare e applicare tutto ciò che abbiamo provato”, ha dichiarato Hogenbirk in un’intervista pubblicata da Red Bull.

Una rivoluzione per la F1

Per costruire Rocket Drone sono state utilizzate tecniche di progettazione avanzate, combinate astampa 3D e componenti leggeri creati su misura, che consentono al velivolo di raggiungere e mantenere velocità elevate senza compromettere la sua manovrabilità a distanza.

Il drone raggiunge una velocità massima di 350 km/h, passando da 0 a 300 in due secondi. Si tratta di un’accelerazione superiore a quella della maggior parte delle vetture di F1, che in media vanno da 0 a 97 km/h in 2,6 secondi.

Rocket Drone pesa meno di un chilogrammo ed è dotato di una fotocamera ad alta risoluzione 4K da 60 fotogrammi al secondo (Fps) e un’altra camera 4K da 30 Fps. Entrambe garantiscono una profondità di colore da 10 bit, che garantisce immagini nitide e dettagliati durante il volo.

Grazie a queste caratteristiche, il drone ha il potenziale per migliorare le riprese televisive della Formula 1, offrendo al pubblico una maggiore immersività e la possibilità di seguire nel dettaglio ogni movimento in pista. Le opportunità commerciali sono evidenti: la scorsa stagione di Formula 1 ha visto un aumento del 31% dell’audience televisiva rispetto al 2022, con una media di 700mila spettatori per gara.

Anche se questo drone sembra davvero fantastico e funziona come dovrebbe, ovviamente possiamo fare molto di più. Penso che una delle cose da fare sia cercare di ottenere un segnale video in diretta di alta qualità, in modo da poterlo utilizzare per lo streaming live. E poi si tratta di fare ulteriori test e dimostrare che questo drone è sicuro e affidabile. Sarebbe bello avere un drone che copra la pista durante le gare in diretta, in modo tale da averne forse in futuro addirittura più di uno. Chi lo sa?”, ha detto Hogenbirk.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired en español.

Fonte : Wired