OpenaAI, perché è finita sotto inchiesta

Gli investitori di OpenAI potrebbero essere stati ingannati e la dimostrazione sarebbe arrivata proprio dal consiglio di amministrazione della società di San Francisco quando, lo scorso novembre, destituì Sam Altman dalla carica di amministratore delegato, estromettendolo dall’azienda. Sarebbe questa, come sottolinea l’agenzia Reuters citando un’inchiesta del Wall Street Journal, la convinzione della Securities and exchange commission (Sec) degli Stati Uniti.

Secondo l’agenzia stampa britannica, l’ente federale statunitense che ha il compito di vigilare sulle borse valori si sarebbe mosso già a dicembre, chiedendo di visionare documenti interni di attuali ed ex funzionari e dirigenti della società e inviando a quest’ultima un mandato di comparizione. Il tutto perché era stato lo stesso cda a dichiarare all’epoca di aver valutato come Altman “non fosse stato costantemente sincero nelle sue comunicazioni con il consiglio, ostacolando la sua capacità di esercitare le proprie responsabilità“.

Sam Altman era stato licenziato dalla carica di amministratore delegato della società che aveva fondato nel 2015 insieme a Elon Musk lo scorso 17 novembre. Dopo aver indicato in Emmett Shear il suo sostituto e appreso che il 38enne di Chicago sarebbe entrato a far parte di Microsoft per guidare un nuovo team di ricerca sull’intelligenza artificiale avanzata, il consiglio tornò tuttavia sui propri passi nella notte tra il 21 e il 22 novembre, chiedendo all’ad di rientrare in azienda. Allo stesso tempo, fu nominato un nuovo consiglio d’amministrazione, comprendente l’ex co-ad di Salesforce Brett Taylor come presidente, l’ex Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Larry Summers e Adam D’Angelo, l’unico membro del board precedente a conservare la posizione.

L’indagine della Sec arriva in un momento comunque delicato. Secondo l’agenzia Reuters, Altman sarebbe infatti in trattative per raccogliere miliardi di dollari per un’azienda produttrice di chip. OpenAI ha inoltre tagliato lo scorso dicembre il traguardo dei due miliardi di dollari di entrate, raggiungendo una valutazione superiore agli 80 miliardi di dollari.

Fonte : Wired