Cinque adolescenti sono stati denunciati dalla polizia per aver filmato un minorenne mentre compiva un atto di autoerotismo in una casa e per avere successivamente diffuso il video anche tra i compagni della classe frequentata dalla vittima.
Cinque giovani sono stati denunciati dalla polizia per aver filmato un minorenne mentre compiva un atto di autoerotismo in una casa e per avere successivamente diffuso il video anche tra i compagni della classe frequentata dalla vittima.
Gli agenti della procura per i minorenni di Agrigento hanno disposto perquisizioni eseguite dalla Polizia postale nella città dei Templi, a Palermo e a Caltanissetta. A sporgere denuncia è stata la madre del ragazzino. Uno dei compagni di classe ha mostrato il video a un insegnante che l’ha immediatamente segnalato al referente per i fatti di bullismo dell’istituto.
Nel filmato si vedevano distintamente anche i volti degli autori, riflessi nello specchio del bagno. I cinque ragazzi sono indagati per produzione di materiale pedopornografico e per il reato di vendetta porno.
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Cosa prevede la legge italiana sul revenge porn e la pedopornografia
La legge sul revenge porn, in Italia, punisce il reato molto severamente con la reclusione da uno a sei anni e con la multa da 5mila a 15mila euro. La pena è però aumentata se i fatti sono commessi dal coniuge (anche separato o divorziato) o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva con la vittima e in danno di persona in condizione di inferiorità fisica o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.
Per quanto riguarda la produzione di materiale pedopornografico la legge prevede che “chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nell’articolo 600ter, consapevolmente si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto è punito con la reclusione fino a tre anni o con la multa non inferiore a euro 1.549. La pena è aumentata in misura non eccedente i due terzi ove il materiale detenuto sia di ingente quantità”.
Fonte : Fanpage