Come da tradizione, l’8 marzo è sciopero generale nazionale per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne, che ancora subiscono discriminazioni salariali e pensionistiche e violenza di genere. La mobilitazione è stata indetta dalla gran parte delle sigle sindacali italiane e coinvolgerà tutti i settori produttivi, pubblico, privato e cooperativo, per l’intera giornata.
“L’8 marzo non è una festa. L’8 marzo è lotta condivisa e collettiva”, si legge nel comunicato diffuso dalla Cgil. A partecipare allo sciopero saranno anche Slai Cobas, Adl Cobas, Cobas Usb, Cobas Sub, Osp Faisa Cisal, Usi Cit, Clap, Si Cobas, Cub Trasporti, Uitrasporti, Usi 1912, Flaei Cisl e Uiltec Uil. L’interruzione dei servizi durerà generalmente dalla mezzanotte alle 21 di venerdì 8 marzo.
In particolare, si fermeranno gran parte dei servizi pubblici e privati, compresi scuola, università, sanità e trasporti. Sciopereranno per 24 ore sia il personale di Autostrade, sia il personale del trasporto pubblico, anche aereo e marittimo. Sul sito della Commissione garanzia sciopero del governo sono riportati nel dettaglio tutti i comparti che entreranno in mobilitazione sindacale.
Le società di gestione dei trasporti, sia a livello locale che nazionale, non hanno ancora diffuso i comunicati che riportano gli orari ufficiali delle fasce di garanzia previste per l’8 marzo, che saranno diverse in base al territorio di riferimento. Gli orari si possono stimare prendendo come esempio le mobilitazioni precedenti, che solitamente garantiscono il servizio per il turno della mattina e serale.
Molto probabilmente il servizio ferroviario nazionale manterrà le solite fasce di garanzia con treni regionali, interregionali e nazionali garantiti tra le 6 e le 9, e dalle 18 alle 21. In attesa di informazioni più precise, il consiglio è di tenere sotto controllo il servizio Infomobilità di Trenitalia e le pagine web dell’azienda di trasporti locale di riferimento.
Fonte : Wired