Un taglio netto e deciso, in controtendenza rispetto al governo Meloni che nel 2024 sugli assorbenti ha alzato l’imposta sul valore aggiunto al 10%. Coop ha ridotto al 5%, fino a maggio, l’Iva sui suoi assorbenti (solo su quelli a marchio Coop). “L’operazione costerà circa un milione di euro, ma è un impegno concreto e giudicato sostenibile da parte delle nostre cooperative”, ha detto Maura Latini, amministratrice delegata di Coop Italia che ha presentato l’iniziativa a Terrazza Martini a Milano nella mattinata di giovedì 29 febbraio.
Iva ridotta, ma non solo. Coop sta riproponendo la sottoscrizione alla petizione che chiede il definitivo abbassamento dell’Iva sui prodotti mestruali al 5%, come gli altri beni di prima necessità. La raccolta firme era stata aperta per la prima volta nel dicembre 2018 sulla piattaforma change.org dal collettivo di attiviste Onde Rosa e sostenuta da Coop dal 2021. Un’adesione alla petizione nella quale Coop ha coinvolto anche i suoi partner storici, estendendo la sottoscrizione a figure illustri del panorama sociale ed economico nazionale. Solo per fare alcuni nomi: Linda Laura Sabbadini, statistica ed editorialista, Alessandra Mosca, professoressa aggiunta all’Università Bocconi, Lella Golfo, presidente Fondazione Marisa Bellisario, Andrea Notarnicola, Global Inclusion Art 3, Natasha Maesi, presidente nazionale Arcigay, Vera Gheno, sociolinguista, Azzurra Rinaldi, economista. Nomi che compariranno in un Appello che sarà ufficializzato in occasione del prossimo 8 marzo, Giornata Internazionale delle Donne, quando nella rete vendita Coop compariranno anche presidi di sensibilizzazione sul tema, curati dai soci attivi delle diverse cooperative.
“Ci sembra molto importante che su certi temi non si facciano passi indietro, anche considerando la grande difficoltà che il nostro Paese ha nel compiere degli avanzamenti sulla gender equality – osserva Maura Latini presidente di Coop Italia – È in quest’ottica che abbiamo chiesto ai nostri partner e a coloro che sono in prima linea nella sollecitazione di un dibattito sull’uguaglianza di genere di sottoscrivere pubblicamente la nostra petizione, diventando protagonisti anche di questa battaglia. Li ringraziamo, perché viviamo tempi in cui gesti come questo non sono così scontati. Siamo convinti che è solo sviluppando un pensiero critico e un dibattito che queste sfide si possono vincere. L’Italia vive un periodo economicamente difficile e ci sono dimensioni che per le donne sono biologicamente ineliminabili quindi ci sfugge la logica con cui i prodotti che suppliscono a queste dinamiche non siano inclusi nei beni di prima necessità. Ci dicono che l’inflazione ha vanificato l’effetto della riduzione dell’IVA, ma questo ci sembra solo un motivo in più per tenerla stabile al 5% piuttosto che incrementarne ancora di più il costo per le donne”. E proprio grazie alla collaborazione con la piattaforma di petizioni online change.org, Coop ha raccolto anche la testimonianza di un’altra esperienza europea, quella delle due attiviste tedesche Nanna-Josephine Roloff e Yasemin Kotra, le quali allo stesso modo hanno lanciato una petizione che, con poco meno di 200 mila sottoscrizioni e un impegno attivo nel dibattito sul tema presso l’opinione pubblica, nel 2020 ha ottenuto in Germania l’abbassamento dell’IVA dal 19% al 7%. Traguardo mai più messo in discussione.
Fonte : Today