Almeno 70 palestinesi sono stati uccisi mentre aspettavano il carico di aiuti umanitari

Ancora attacchi sui civili nella Striscia di Gaza. Almeno 70 persone sono state uccise dalle truppe israeliane che hanno fatto fuoco su un gruppo di palestinesi mentre assaltava i camion carichi di aiuti umanitari nel sud dell’enclave. La conferma arriva da fonti sanitarie palestinesi, sotto il controllo di Hamas, che parlano anche di almeno 250 feriti, tra cui donne e bambini. Il ministro degli Esteri palestinese ha condannato l’attacco, definendolo un “massacro”. 

Secondo quando riportato da Al Jazeera, i palestinesi sono stati colpiti mentre erano in attesa di aiuti vicino ad al-Rashid Street, a sud di Gaza City, alle prime ore della mattina del 29 febbraio. I feriti dell’esplosione sono stati trasportati su camion poiché nessuna ambulanza poteva raggiungere la zona, divenuta inagibile a seguito dell’attacco.

“Siamo andati a prendere la farina. L’esercito israeliano ci ha sparato”, ha detto un testimone all’emittente qatarina. Riferendo dalla scena, il reporter di Al Jazeera, Ismail al-Ghoul, ha detto che dopo l’attacco, i carri armati israeliani sono avanzati e hanno investito molti dei corpi di persone già decedute. I feriti erano stati trasportati negli ospedali di al-Shifa, Kamal Adwan e Al Ahli. Secondo quanto riportato da Reuters, un portavoce dell’esercito israeliano ha affermato di non essere a conoscenza del bombardamento che è avvenuto a sud di Gaza City. 

Con l’attacco ai cittadini in attesa dei mezzi carichi di aiuti umanitari, sale così a oltre 30mila le vittime palestinesi uccise nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Lo afferma il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas. Il dato non distingue fra civili e combattenti, ma il ministero dichiara che la maggior parte sono donne e minori. Ha perso la vita dal 7 ottobre l’1,3 per cento dei 2,3 milioni di abitanti del territorio. Più di 70mila persone ferite sono state registrate in questi mesi dal ministero della Salute di Gaza (MoH), che è l’unica fonte ufficiale per le vittime. I suoi dati sono citati dalle agenzie delle Nazioni Unite e da altre istituzioni internazionali. Sono considerati sostanzialmente realistici.

Un cessate il fuoco sembra più possibile rispetto a qualche settimana fa e le trattative proseguono con maggiore convinzione da quando i mediatori statunitensi, egiziani e del Qatar si sono incontrati a Parigi lo scorso fine settimana. La stampa israeliana continua a parlare di un “accordo imminente” per mettere in pausa i combattimenti. Il Parlamento europeo ha condannato “la risposta sproporzionata dell’esercito israeliano” in corso nella Striscia di Gaza, che “ha causato un numero di vittime civili senza precedenti”, e chiesto “un cessate il fuoco permanente per poter fornire aiuti ai civili nella Striscia”. La richiesta è contenuta in una risoluzione sulla politica di difesa e sicurezza dell’Unione europea, approvata ieri sera (mercoledì 28 febbraio) in Plenaria con 338 voti a favore, 86 contrari e 122 astensioni.

Strasburgo condanna la risposta “sproporzionata” di Israele e chiede il cessate il fuoco a Gaza

Nel frattempo, cominciano ad arrivare notizie in merito al fatto che i bambini a Gaza iniziano a morire a causa della malnutrizione. In particolare, nelle aree settentrionali di Gaza, i civili sono a più alto rischio di morire per la mancanza di cibo e i palestinesi dell’enclave sono costretti a mangiare foglie o cibo per animali, nell’ultimo tentativo di scongiurare la fame.

Fonte : Today