Dopo gli scontri di Pisa, trasferita la dirigente del Reparto mobile di Firenze

AGI – Trasferita la dirigente del Reparto mobile di Firenze Silvia Conti. Il trasferimento cade a meno di una settimana dalle polemiche per le cariche agli studenti nel capoluogo toscano e Pisa ma a quanto apprende l’AGI da fonti di polizia non sarebbe legato alla gestione dell’ordine pubblico nell’occasione e sarebbe stato chiesto in precedenza dalla stessa dirigente. 

 

 

 “Nel corso delle migliaia di manifestazioni di piazza che si sono svolte negli ultimi sedici mesi ci sono stati quasi 200 feriti tra le Forze dell’Ordine; meno della meta’ tra i manifestanti, che non erano certo li’ a rappresentare pacificamente le proprie idee. Dovrebbe bastare questo dato a far riflettere chi, per interessi politici ed elettorali, attacca le Forze dell’Ordine diffondendo l’idea che sia legittimo e giustificabile aggredire anche fisicamente un poliziotto”. Cosi’ il segretario generale del Sindacato di Polizia Coisp, Domenico Pianese, che ha incontrato gli agenti del Reparto Mobile di Firenze e della Questura di Pisa per portare loro la solidarietà del Sindacato.

 

“Venerdì scorso, a Pisa, non c’è stata un’aggressione dei poliziotti nei confronti di studenti inermi, ma una risposta necessaria dello Stato alla pretesa di alcune centinaia di manifestanti di oltrepassare con la forza un dispositivo di sicurezza posto a difesa di obiettivi sensibili e zone interdette, legittimamente, dall’Autorità di Pubblica Sicurezza. Se questo è sbagliato – prosegue -, ci venga detto allora in maniera chiara da coloro che ci attaccano qual è il momento in cui, durante la nostra attività, dovremmo farci da parte. Appena iniziano a sputarci addosso oppure quando iniziano a offenderci e minacciarci? Quando ci prendono a calci, ci strattonano, o quando ci spingono per superare il presidio di sicurezza cui siamo stati posti? E dobbiamo farlo sempre, in ogni circostanza, o solo a seconda di chi manifesta? In questo Paese si ritiene normale che un ragazzo non ascolti le prescrizioni e i ripetuti inviti dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e addirittura inveisca contro poliziotti e carabinieri con epiteti irripetibili, calci, pugni e sputi? Non rivendichiamo l’impunita’ per eventuali errori commessi dai colleghi, ma i processi di piazza contro chi indossa una divisa e lavora per tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica sono inaccettabili. Siamo certi che tutti i cittadini perbene siano dalla parte delle Forze di Polizia, come testimoniano le centinaia di attestazioni che stiamo ricevendo anche in questi ultimi giorni” conclude.

Fonte : Agi