Più trasparenza sui finanziamenti degli annunci politici, divieto di finanziamenti stranieri per le campagne elettorali e divieto di targetizzazione di tipo razziale, etnico o basato sugli orientamenti sessuali. Il Parlamento ha definitivamente approvato, con un voto di 470 favorevoli, 50 contrari e 105 astensioni, nuove regole sulla trasparenza della pubblicità politica a pagamento. Queste norme mirano a rendere le campagne elettorali e referendarie più trasparenti e resistenti alle interferenze straniere, regolamentando la pubblicità politica, incluso l’ambito degli annunci online.
Le disposizioni approvate ieri (martedì 27) richiederanno un’etichettatura chiara della pubblicità politica. Le informazioni su chi finanzia gli annunci politici, il motivo della loro ricezione, il costo e la loro correlazione con elezioni o referendum saranno accessibili a tutti con facilità e resi pubblici in un archivio online dedicato. “Le norme adottate svolgono un ruolo fondamentale nell’aiutare i cittadini a discernere chi è dietro un messaggio politico e a fare una scelta informata quando si recano alle urne”, ha dichiarato il relatore del testo Sandro Gozi del gruppo liberale Renew. Anche la protezione dei dati personali sarà garantita: sarà vietato l’utilizzo di categorie sensibili come etnia, religione, orientamento sessuale o dati relativi ai minori, permettendo quindi l’applicazione di tecniche di targeting e amplificazione solo previa autorizzazione esplicita e separata della persona interessata.
Le norme si concentrano esclusivamente sulla pubblicità politica a pagamento e non influenzano il contenuto degli annunci politici né le regole relative alla condotta e al finanziamento delle campagne politiche. Non riguardano le opinioni personali, le posizioni politiche o qualsiasi contenuto giornalistico non sponsorizzato. Allo stesso modo, non si applicano alla comunicazione ufficiale sull’organizzazione e la partecipazione alle elezioni, come gli annunci dei candidati, provenienti da fonti nazionali o dell’Unione europea.
Con l’approvazione di queste norme, il Parlamento afferma di voler rispondere alle preoccupazioni dei cittadini riguardo a una società digitale sicura e affidabile, come sottolineato dalla proposta 33 della relazione finale della Conferenza sul futuro dell’Europa, incentrata sulla trasformazione digitale. L’obiettivo è quello di assicurare una società sicura, resiliente e affidabile, rafforzando la sicurezza informatica, contrastando i contenuti illegali, la criminalità e la disinformazione. “Con l’avvicinarsi delle elezioni europee, esortiamo tutte le principali piattaforme online a iniziare ad applicare le nuove norme il prima possibile e a garantire che lo spazio digitale rimanga un luogo sicuro per lo scambio di idee e opinioni politiche”, suggerisce Gozi.
Al Consiglio Ue è ora affidato il compito di ratificare ufficialmente il regolamento, già concordato in fase di trilogo, in modo che possa diventare operativo. La maggior parte delle norme entrerà in vigore 18 mesi dopo l’approvazione, quindi dopo le elezioni europee di giugno, ma le definizioni e le misure riguardanti la fornitura non discriminatoria di pubblicità politica transfrontaliera (anche per i partiti politici e i gruppi politici europei) saranno già valide 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue, quindi in tempo per l’appuntamento elettorale.
Fonte : Today