Alexei Navalny dovrebbe essere sepolto venerdì 1 marzo in un cimitero di Mosca. Lo ha annunciato il portavoce del leader dell’opposizione russa morto il 16 febbraio in circostanze ancora tutte da chiarire mentre si trovava in una colonia penale in Siberia.
La funzione si terrà al cimitero Borisovskoye, dopo una cerimonia di addio nel quartiere Maryino. Secondo sempre il portavoce, diverse pompe funebri della capitale russa si sarebbero rifiutate di celebrare la funzione quando hanno scoperto a chi era destinata.
Inizialmente, i collaboratori di Navalny avrebbe voluto celebrare il funerale il 29 febbraio, ma “è diventato subito chiaro che non c’era una sola persona in giro che potesse scavare una fossa quel giorno”, ha scritto su X Ivan Zhdanov, direttore della Fondazione anticorruzione dell’ormai ex leader dell’opposizione. Il motivo dell’improvvisa carenza di pompe funebri sarebbe da legare al fatto che quel giorno il presidente russo Vladimir Putin dovrebbe tenere il suo discorso annuale al Parlamento. “Il Cremlino capisce che nessuno si preoccuperà di Putin e del suo discorso il giorno dell’addio di Navalny”, ha scritto Zhdanov.
Navalny è morto in una colonia penale in Siberia, dove era stato trasferito da poco per scontare una condanna a 9 anni di carcere. Ufficialmente, la causa sarebbe la “sindrome di morte improvvisa”. Ma per la vedova Yulia Navalnaya, così come per diversi leader mondiali, dietro la morte del marito ci sarebbe la mano di Putin.
Fonte : Today