“La maggior parte della comunità cristiana nella Striscia di Gaza continua a essere rifugiata nella chiesa cattolica, della Sacra Famiglia, nel quartiere di Zeitoun, a poche centinaia di metri dalla chiesa ortodossa che custodisce le reliquie di San Porfirio”. Lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli, all’agenzia Fides. Romanelli si trova a Gerusalemme (dal 7 ottobre non è più potuto tonare a Gaza) e lì ha celebrato oggi la messa per San Porfirio, vescovo di Gaza nel 400. “Alcune famiglie cristiane – prosegue padre Romanelli – si trovano nel sud della Striscia, sono persone di grande fede, attendono e invocano che questa Via Crucis, questo Calvario di tutti i cittadini, finisca, con la liberazione di tutti quelli che sono privati della libertà, da una parte e dall’altra, e i feriti, decine di migliaia, più di 69mila, vengano curati, e i morti siano sepolti e su possa piangere sulle loro tombe”.
Fonte : Sky Tg24