Servirà ancora un po’ di pazienza per l’uscita di Nintendo Switch 2 ovvero l’attesa seconda generazione della console del brand nipponico. A differenza di quanto preventivato, infatti, un debutto già nei prossimi mesi viene considerato troppo rischioso e si punta a un lancio in occasione del primo trimestre dell’anno prossimo ovvero da marzo 2025 in poi. L’idea alla base della decisione è quella di evitare di ripetere l’errore di Sony con Ps5 e Microsoft con Xbox Series S/X con poche unità disponibili da subito, immediatamente depredate dagli odiati scalper.
A riportare la voce dell’uscita di Nintendo Switch 2 a non prima di marzo 2025 è una fonte autorevole come il quotidiano giapponese Nikkei, che riporta anche i dati di vendita in linea con le previsioni per questi primi mesi del 2024. Giunta ormai al settimo anno di vita, la Switch è passata attraverso un primo miglioramento lato batteria e ha accolto la variante con display oled, ad accompagnare la Switch Lite con struttura non modulare e pensata per il gioco in mobilità. Al momento ci sono circa 100 dipendenti tra ingegneri e sviluppatori che lavorano alacremente al nuovo progetto, con i primi prototipi ancora non definitivi che sono stati già mostrati in modo privato come al passato Gamescom. Secondo quanto affermato da Nikkei, anche i produttori di giochi di terze parti sarebbero al corrente del nuovo calendario, così da presentarsi pronti e con un ampio catalogo al momento del debutto fra un anno.
Un’attesa leggermente più lunga del previsto eviterebbe di uscire con poche unità, così da soddisfare tutta la già pronosticata grande domanda e evitare che gli scalper (i bagarini del tech) razzino le scorte rivendendole poi a prezzi maggiorati. Secondo le ultime indiscrezioni, Switch 2 avrà un display più grande e di maggiore qualità e potrebbe garantire performance grafiche superiori, incluso il ray tracing, ovvero una realistica rappresentazioni di luci e ombre. Il prezzo dovrebbe partire da 379 euro per la versione solo digital e 425 euro per quella con lettore per le cartucce.
Fonte : Wired