C’era un piccolo tesoro all’interno di un container nel porto cinese di Qingdao: tre Tesla Roadster, ovvero il primissimo modello di auto elettrica presentato dalla società di proprietà di Elon Musk. Le vetture mai utilizzate erano rimaste bloccate alla dogana per oltre un decennio e le autorità locali hanno deciso infine di metterle all’asta al miglior offerente. Il prezioso lotto è stato aggiudicato da un insospettabile: il miliardario statunitense Dan O’Dowd, che è noto per le aspre critiche proprio a Tesla e, in modo particolare, della tecnologia di guida autonoma Autopilot.
Tesla aveva diffuso sui mercati la Roadster nel 2008 vendendone quasi 2500 esemplari fino al 2012: sei anni più tardi, un modello rosso era stato lanciato nello spazio e attualmente si trova in orbita attorno al Sole a una distanza di circa 8 milioni di km da Marte. Le tre vetture andate all’asta erano state acquistate da un non meglio precisato imprenditore nel 2010 per studiarle in modo approfondito e, probabilmente, carpirne dettagli e segreti a scopo commerciale. Tuttavia, una volta giunte alla dogana del porto di Qingdao, erano state bloccate: i problemi burocratici sono proseguiti per lungo tempo, tanto da spingere l’acquirente ad abbandonare le auto senza che avvenisse mai una vera e propria immatricolazione. Le Roadster sono così rimaste nella loro prigione, con ancora il tappetino di carta protettivo sul pavimento, ma con i primi segni di degrado alla carrozzeria, ai pneumatici e alle parti metalliche.
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Fonte : Wired