Sembra che alcuni cavi internet sottomarini che attraversano i fondali del mar Rosso siano stati danneggiati. Diversi media di Israele sostengono si tratti del risultato di alcuni attacchi portati a termine dagli Houthi, la milizia che controlla gran parte dello Yemen, con il supporto dell’Iran, e che si è schierata al fianco di Hamas nella guerra contro Tel Aviv. Gli Houthi hanno già attaccato diverse navi civili e militari occidentali nel mar Rosso, portando Stati Uniti e Unione europea a inviare nuovi contingenti militari nella zona.
Stando a quanto riportano i giornali israeliani Globes e Jerusalem Post, sarebbero stati danneggiati quattro cavi appartenenti ad altrettante società di telecomunicazione. Si tratterebbe dei sistemi AAE-1, che connette l’Asia orientale con l’Europa, attraverso l’Egitto, e la Cina con l’Occidente, tramite Pakistan e Qatar; Europe India gateway, che connette l’Europa meridionale con Egitto, Arabia Saudita, Djibouti, Emirati Arabi Uniti e India; Seacom, che connette l’Europa all’India passando per l’Egitto e il Kenya e arriva fino al Sud Africa; e Tgn, che collega l’India all’Europa, passando per l’Arabia Saudita e l’Egitto.
Per ora nessuna delle compagnie citate sembra aver confermato i danni e la gran parte dei media internazionali non hanno ancora riportato alcuna informazione a riguardo. Solo la rivista statunitense Submarine Telecoms Forum e Bloomberg sostengono che Seacom abbia diffuso una nota in cui avrebbe ammesso di aver subito cali e interruzioni di connessione, ma il comunicato non è stato ancora pubblicato né sui social né sul sito della compagnia.
L’unica prova di un’effettiva interruzione delle connessioni è stata fornita da Netblocks, società londinese che monitora la disponibilità dei servizi internet e le ricadute sui diritti umani. Come riportato dalla società su X, è stata confermata un’interruzione della connettività di rete in Djibouti, piccolo stato del Corno d’Africa affacciato sul golfo di Aden, proprio di fronte allo Yemen. L’interruzione è cominciata durante la notte del 26 febbraio 2024 e non è chiaro se sia stata ripristinata o meno, ma è stata segnalata in concomitanza con le notizie date dai media israeliani rispetto ai presunti attacchi ai cavi sottomarini.
A inizio febbraio, Foreign Policy aveva ipotizzato che gli Houthi avrebbero potuto cominciare a prendere di mira i cavi internet sottomarini, a seguito di un video postato dalla milizia in cui sembrava stessero proprio minacciando di compiere attacchi simili. Si tratta infatti di obiettivi strategici particolarmente sensibili e molto costosi da riparare. Tuttavia non è chiaro come gli Houthi possano aver portato a termine l’attacco, dato che la profondità media dello stretto di Bab el-Mandeb è di 186 metri, e quindi occorre essere in possesso di droni sottomarini o armi capaci di raggiungere queste profondità.
Fonte : Wired