Nel 1963, Paul McCartney è nella casa che divide con la sua fidanzata Jane Asher a Wimpole Street a Londra, e si sveglia con una melodia in testa. Si alza, e la suona subito al pianoforte per non dimenticarla.
Qualche giorno dopo lui e Jane sono a casa di un’amica, Alma Cogan, entra la madre e chiede se qualcuno vuole delle uova strapazzate e Paul seduto al pianoforte mormora una strofa su quella melodia: “Scrambled eggs, oh my baby how I love your legs”.
Il testo rimane Scrambled Eggs fino al maggio del 1965 quando durante una vacanza in Portogallo a casa del cantante degli Shadows, Bruce Welch, a Paul viene in mente una parola perfetta per quella melodia, Yesterday. Bruce Welch ha ricordato: “Appena arrivato mi ha chiesto se avevo una chitarra. A quanto pare durante il viaggio dall’aeroporto di Lisbona ad Albufeira ha scritto il testo. Io gli ho dato la mia chitarra e lui ha suonato quel pezzo che tutti conosciamo come Yesterday”.
Nasce così un capolavoro senza tempo, (un’altra versione è quella del produttore di George Martin secondo cui Paul l’ha scritta nel 1964 in una stanza dell’Hotel George V di Parigi) che Paul McCartney registra il 14 giugno 1965 durante le session dell’album Help. Entra in studio ad Abbey Road e per la prima volta fa una canzone dei Beatles senza i Beatles: la sua voce, la chitarra acustica, una melodia e un quartetto di archi. Un brano di una perfezione assoluta che supera i confini della musica pop ed entra nella storia dell’arte. «Quando cerchi di scrivere una canzone, accade a volte che ne cogli l’essenza, ed è già tutta lì» ha detto Paul McCartney.
Per molti anni non ha detto a chi fosse dedicata la sua canzone più personale e delicata, poi nella biografia Many Years From Now dice all’autore e amico Barry Miles che Yesterday è dedicata a sua madre, Mary Patricia McCartney, morta il 31 ottobre del 1956 quando lui aveva solo 14 anni. In una nuova puntata del suo podcast A Life in Lyrics, Paul McCartney ha aggiunto qualche dettaglio, parlando in particolare di una delle strofe più toccanti, “Ho detto qualcosa di sbagliato, e ora vorrei che fosse ieri”. «Lo ricordo molto chiaramente, parla di un momento avvenuto molti anni prima di scrivere Yesterday in cui mi sono vergognato perché ho messo in imbarazzo mia madre».
Paul ha raccontato una conversazione nel giardino di casa McCartney al numero 20 di Forthlin Road, in cui ha preso in giro sua madre per il modo in cui gli ha chiesto qualcosa. «Ho pensato subito: vorrei non averlo mai detto. A volte certe cose si capiscono solo quando è passato del tempo e ci si guarda indietro»
Fonte : Virgin Radio